Domenica 28 Aprile 2024

Per Mihajlovic e gia derby:«Ex Inter? Ho piu stimoli»

Claudio Negri Milano «NON PARLO, non parlo» diceva ieri mattina Adriano Galliani ai curiosi di mestiere, eclissando la sua inimitabile cute in Lega Calcio. «Non parlo, è una settimana impegnativa» ribadiva l'ad più calvo al mondo nella sera milanese. Menomale che ha parlato Sinisa Mihajlovic, ufficioso allenatore del Milan in attesa d'investitura. «Non sarà facile ma torneremo grandi» ha detto il serbo come premessa a tutte le premse che a loro volta chiudono dolenti parentesi testé trascorse. Un piacere sentire la voce da biscotto intregrale di Sinisa. Perché alla fin della fiera è lui, quasi più di Bee, l'uomo nuovo all'occhio del tifoso cacciavite. Dopo una settimana rossonera che definire difficile è dire poco (dalla doppia scoppola di mercato Martinez-Kondogbia allo sguaiato cinguettio anti interista di Victor Pablo Dana) almeno Mihajlovic è una spiaggia intatta di presente che va a infuturarsi con il dolce e biondo «miglior in bocca al lupo» di Barbara Berlusconi ». «Quando sei al Milan non puoi volare basso ma sei costretto a pensare in grande e centrare grandi traguardi ha premesso Sinisa e noi faremo di tutto per riportare il Milan ai posti che si è meritato durante tutti questi anni». «Devo dire che per me é una grande soddisfazione essere allenatore del Milan». E per chi non lo sarebbe? Oltretutto lui ci arriva col noto e cospicuo passato interista: «Da ex avversario è più stimolante e mi attribuisce maggiore responsabilità» ha assicurato Mihajlovic a Milan Channel. Nell'ormai lontano giorno della scelta del successore di Inzaghi, Sinisa aveva fatto una specie di abiura («Avevo detto in passato che mai avrei allenato il Milan? Da giovane si hanno bisogno di nemicisi») e ora attende solo l'ufficialità: «Durante l'era di Berlusconi ci sono stati tanti allenatori, chi ha vinto tutto come Ancelotti e Capello e chi è venuto da fuori come Zaccheroni, Allegri, Sacchi. Ma adesso non c'è nessun altro in Italia che ha la mia voglia di allenare il Milan e io sono molto fiducioso». A parlare di mercato ci sarà sempre tempo. Ci sono comunque 75 milioni da spendere per un totem d'attacco e un totem di mediana. L'estate è lunga.