Lunedì 29 Aprile 2024

Papa Francesco ai preti: "Omelie brevi e chiare... Una volta Ratzinger mi rimproverò"

Lo ha rivelato lo stesso Pontefice in occasione dell'incontro di questa mattina con il clero romano. Il Papa ha anche assicurato il problema dei preti sposati è 'in agenda'

Papa Francesco (Olycom)

Papa Francesco (Olycom)

Martedì 10 febbraio 2015 - Papa Francesco ha celebrato con sette preti che festeggiavano il loro 50esimo di sacerdozio, ma alla messa di Santa Marta erano presenti anche cinque sacerdoti che hanno lasciato il ministero perche si sono sposati. Lo ha rivelato lo stesso Pontefice in occasione dell'incontro di questa mattina con il clero romano. 

Uno dei preti presenti, don Giovanni Cereti, ha posto infatti una domanda sulla questione dei preti sposati, ricordando il caso delle Chiese Orientali, dove gli uomini sposati possono essere ordinati sacerdoti, e le migliaia di preti sposati di rito latino che invece non possono celebrare. "Il problema - ha assicurato Bergoglio nella sua risposta - è presente nella mia agenda".

QUELLA VOLTA CHE RATZINGER MI RIMPROVERO' - Nel 2005, quando intervenne sul tema delle omelia ad una "plenaria" della Congregazione per il culto divino e i sacramenti, il cardinale Jorge Mario Bergoglio si beccò due rimproveri da colleghi illustri, entrambi tedeschi. "Il cardinale Meisner (che era l'arcivescovo di Colonia, ndr) mi ha rimproverato un po' alcune cose e l'allora cardinale Ratzinger mi ha detto che nel mio intervento mancava il 'sentirsi davanti a Dio', e aveva ragione, di questo non avevo parlato", ha rivelato oggi Papa Francesco incontrando il clero romano. Un incontro che ha voluto "a porte chiuse" per essere del tutto libero nelle risposte ai sacerdoti, e del quale, nella Sala Stampa della Santa Sede, si è avuto solo l'audio dell'introduzione. 

OMELIE BREVI E CHIARE PER ESSERE EFFICACI - "Sono contento perché con i miei amici abbiamo trovato una chiesa dove si fa la messa senza l'omelia". Questa confidenza raccolta anni fa a Buenos Aires è servita a Papa Francesco per introdurre le sue riflessioni sul tema della predicazione nell'incontro di questa mattina con il clero romano. "L'omelia - ha spiegato Francesco - porta in sé la grazia, come fosse un sacramentale forte". Secondo Francesco, in realtà l'omelia è "a metà" tra l'"ex oper operantis" (quando cioè la disposizione del soggetto che celebra determina la trasmissione della Grazia) e l'"ex opere operatur" (quando la Grazia è trasmessa per il fatto stesso di compiere l'azione). In merito il Papa ha citato Lutero che si ribellò all'idea che venga trasmessa la grazia anche quando il sacerdote è corrotto. 

Nella sua introduzione all'incontro, Papa Francesco ha citato anche due libri sulla predicazione scritti da due suoi confratelli gesuiti: quello di Domenico Grasso, che "è giusto nella sua teologia", e quello di Ugo Ranher, "che si distingue dal fratello Karl (considerato uno dei più grandi teologi del '900, ndr) perché scrive chiaro, e diceva di voler tradurre le opere di suo fratello in tedesco", cioè nella stessa lingua nella quale erano state scritte. "Questi due libri mi hanno fatto molto bene", ha assicurato ai preti di Roma. Per il Papa in sostanza le omelie debbono essere brevi e chiare, per essere efficaci. E in merito ha rivelato un'altra confidenza fattegli da sua nipote, che qualche tempo fa si è lamentata con lui di aver subito nell'omelia di quel giorno "una lezione di 40 minuti sulla Summa di San Tommaso".