Giovedì 2 Maggio 2024

Pamela Anderson per l'ultimo nudo della storia di Playboy

L'ex bagnigna di Baywatch chiuderà i 60 anni di cover hot nel numero in edicola l'11 dicembre: "Ho chiesto il permesso ai miei figli"

Pamela Anderson in una copertina di Playboy

Pamela Anderson in una copertina di Playboy

Los Angeles, 3 dicembre 2015 - Sarà ancora una volta lei a spogliarsi. Per l'ultimo nudo, Playboy punta su un cavallo di razza: Pamela Anderson, 13 volte in copertina, chiuderà i 60 anni di cover hot con un 14esimo servizio bollente. Ad annunciarlo è stato 'Entertainment Tonight', secondo cui la ex bagnina di Baywatch, ora 48enne, sarà ritratta sul numero di gennaio/febbraio 2016 che uscirà in edicola l'11 dicembre.

Mai nessuna come Pamela: la Anderson è la donna che più di tutte ha incarnato l'immaginario erotico di Playboy. La prima volta in copertina fu nel 1989: l'attrice, che ancora non era famosa, posava in tenuta da collegiale. A distanza di 25 anni il grande ritorno per l'ultimo shooting. 

"Ho ricevuto una telefonata dall'avvocato (di Hugh Hefner, fondatore della rivista ndr) che mi ha detto: 'Non vogliamo nessun'altra, non c'è nessun'altra'", ha raccontato l'attrice a Entertainment Tonight. Prima di spogliarsi ancora, forse per l'ultima volta in pubblico, ha chiesto il parere ai figli ormai adolescenti. Brandon, 19 anni, e Dylan, 17 anni, hanno datto l'ok. 

"Mi sono tolta tutti i vestiti e mi sono rotolata giù dalla collinetta più veloce che potevo", ha detto Pamela a proposito del servizio fotografico. E ha aggiunto: "Semplicemente, urlavo e i miei capelli e le mie tette volavano, e le scarpe se ne andavano dappertutto".

Le vendite di Playboy nel corso del tempo sono andate in picchiata: sono passate da 5,6 milioni di copie nel 1975 alle circa 800mila negli ultimi anni. A ottobre l'annuncio: chiudiamo coi nudi. "Oggi con un clic puoi trovare tutto il sesso che vuoi", spiegò Scott Flanders, amministratore delegato della rivista. Dall'esordio del 1953 (allora c'era Marilyn Monroe) all'avvento di Youporn tante cose sono cambiate.