Lunedì 29 Aprile 2024

Nel Paese delle tradizioni inventate

NON ci fossero stati gli inglesi, la Scozia non avrebbe la sua affascinante tradizione. La tesi, ben nota, è quella dello storico Eric Hobsbawm, che introducendo in un suo celebre volume il concetto di ‘invenzione della tradizione’ affermò che fino ai primi anni del Settecento non esistevano né i kilt, né i tartan per individuare i clan. Tutta roba inventata da un imprenditore inglese proprietario di una fornace in Scozia, e conservata grazie al favore che la fantasiosa tenuta incontrò presso la monarchia di Londra, che addobbò così i reggimenti reclutati nelle Highlands. Anche l’antica genesi della nazione scozzese, che la tradizione fa risalire all’843 e a un re Cináed, in realtà è stata riordinata e sfrondata dalle leggende solo nel tardo XIX secolo, dagli storici vittoriani. Insomma, la Scozia è un paradiso di souvenir per turisti e di costumi da parata, ma ha radici piuttosto incerte. Certa, invece, è la sanguinosa storia degli ultimi secoli di quel regno: dalla decapitazione nel 1587 (in Inghilterra) di Maria Stuarda, regina cattolica in una Scozia diventata protestante — esule a Londra e fatta giustiziare dalla sospettosa Elisabetta — alle rivolte giacobite dei primi del XVIII secolo, a sostegno dei pretendenti cattolici al trono: l’ultimo autoproclamato monarca cattolico, Carlo Edoardo, fu sconfitto nel 1746 a Culloden, nelle Highlands: l’ultima battaglia campale combattuta in Gran Bretagna. Mentre i capi dei clan litigavano per le posizioni d’onore che le rispettive truppe dovevano avere nello schieramento, gli scozzesi si lanciarono con spade e scudo contro i moschetti di veterani reduci dalle battaglie di Francia, e fu un macello: milleduecento morti scozzesi, cinquanta inglesi. MORTI inutili: dal 1707 la Scozia non era più indipendente, bensì unita all’Inghilterra nella nuova ‘Gran Bretagna’. Lo aveva stabilito l’Atto d’Unione votato dal parlamento scozzese. Già, perché la Scozia non è stata conquistata da perfidi colonialisti inglesi: fu il suo legittimo parlamento a decidere di unirsi alla corona di Londra. Chi glielo va a dire ai Braveheart del ‘sì’? red. est.