Giovedì 16 Maggio 2024

Mou campione con dedica al papa malato

MISSIONE compiuta ancora una volta per José Mourinho. Battendo 1-0 il Crystal Palace a Stamford Bridge con un gol di testa di Eden Hazard al 45' il suo Chelsea si è laureato per la quinta volta campione d'Inghilterra. Per la terza volta con l'allenatore portoghese, a ragione ribattezzato dai suoi tifosi «Special Three». La gioia per il ventiduesimo trofeo in carriera è stata raffreddata dalla preoccupazione per la salute del padre, ex calciatore (giocava in porta) che ha subito un recente intervento chirurgico alla testa. «Appena finita la partita contro il Leicester mercoledì scorso - ha raccontato - ho preso un aereo privato per andare in Portogallo e stare lì con lui nel momento più difficile. Ora è tutto è sotto controllo, lui è un uomo forte e riuscirà a venirne fuori al meglio». Dopo la grande paura, il protagonista del calcio d'Oltremanica gonfia il petto. «Ho vinto nel campionato più difficile del mondo. Qui non si vince mai 6-0 o 8-0». Due anni dopo aver lasciato la Liga - dove pure aveva vinto un titolo con il Real Madrid - tira qualche frecciatina all'indirizzo delle regine del calcio spagnolo, Barca e Real. «Ho scelto un club con una tradizione di titoli e duro lavoro. Potevo optare di andare in un campionato dove vincere è più facile e invece ho scelto il torneo più impegnativo d'Europa. Ho rischiato a tornare qui ma ora sono felice, ho vinto di nuovo la Premier. L'anno scorso eravamo ancora in fase di costruzione. In questa stagione abbiamo avuto costanza di rendimento, un paio di giocatori nuovi e il titolo è il risultato del duro lavoro di tutti, questo ci rende felici». Un successo da padrone assoluto, quello del Chelsea «Siamo stati in testa dalla prima all'ultima giornata e dobbiamo essere orgogliosi. Proveremo a vincere anche l'anno prossimo ma la Premier non è il campionato ideale per dominare per tante stagioni. Il giorno in cui non sentirò la voglia di un altro titolo significherà che non avrò più stimoli. Ma quel momento non è ancora arrivato»».