Venerdì 3 Maggio 2024

Masterchef, la sfida finale. Il vincitore? Spifferi senza riscontri

Se la giocano l'avvocato sanmarinese Cristina Nicolini, la barista di Tovo San Giacomo (Savona), Gloria Enrico e lo studente di Sant'Arcangelo di Romagna Valerio Braschi

 Cristina Nicolini, una dei tre finalisti di Masterchef (Ansa)

Cristina Nicolini, una dei tre finalisti di Masterchef (Ansa)

Milano, 9 marzo 2017 - FINALE registrata ma spifferi senza riscontri. Se la giocano, quindi, dalle 21,15 su Sky Uno, l'avvocato sanmarinese Cristina Nicolini, la barista di Tovo San Giacomo (Savona) Gloria Enrico. E lo studente di Sant'Arcangelo di Romagna Valerio Braschi, 18 anni. Senza un vero favorito, a mio parere, anche se i giudici Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Carlo Cracco pensavano che l'elegante equilibrio di Cristina desse più garanzie del talento un po' folle di Valerio e della discontinua creatività di Gloria.

Tutti hanno mostrato guizzi, lacune clamorose e spessore amatoriale. Come è giusto che sia. Si parte stasera con il loro piatto iconico, l'Invention Test con gli scarti alimentari che diventano alta cucina e tre grandi chef al loro fianco, Igles Corelli, Pietro Leemann e Matias Perdomo. Poi il classico menu dei due che cucinano per la vittoria.

Annata senza dominatori che ci ha insegnato alcune cose: i dolci sono la prova più difficile, i più giovani non hanno memoria della tradizione e non conoscono materie prime e piatti fondanti della nostra cucina regionale. Si passa direttamente dal proprio zainetto di esprienze ai libri di alta cucina. In semifinale la prova decisiva è stata cucinare sei uova per sei piatti. L'uovo è la tesi di laurea della semplicità.

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