Lunedì 20 Maggio 2024
DANIELA LAGANA'
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David di Donatello 2017, trionfa 'La pazza gioia' di Virzì

Il film si porta a casa anche le statuette per il miglior regista e la miglior attrice, Valeria Bruni Tedeschi. Riconoscimenti a Stefano Accorsi, Valerio Mastrandrea, Enzo Avitabile

Una foto di scena del film di Paolo Virzì 'La pazza gioia' (Ansa)

Una foto di scena del film di Paolo Virzì 'La pazza gioia' (Ansa)

Roma, 27 marzo 2017 - E' 'La pazza gioia' il film trionfatore dei David di Donatello 2017. La storia agrodolce di due donne con disturbi mentali diretta da Polo Virzì si porta a casa, tra gli altri, anche i riconoscimenti per il miglior regista e la miglior attrice protagonista, Valeria Bruni Tedeschi (FOTO), che sul palco non ha nascosto tutta la sua emozione per la quarta statuetta in carriera. Piccola delusione per 'Indivisibili' di Edoardo De Angelis, che arrivava al galà finale del cinema italiano con ben 17 nomination, ma si è dovuto accontentare del premio alla sceneggiatura e di quello ad Antonia Truppo, miglior interprete femminile non protagonista. Senza dimenticare quelli musicali assegnati a Enzo Avitabile (miglior canzone originale per 'Abbi pietà di noi' e miglior musicista) e al produttore.

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Sorride Stefano Accorsi, scelto come miglior protagonista al maschile di questa 61esima edizione, la prima senza Gian Luigi Rondi (a cui, in mattinata, era andato il ricordo affettuoso di Mattarella). L'attore bolognese ha trionfato per la sua interpretazione di Loris De Martino in 'Veloce come il vento', pellicola che strizza l'occhio agli Stati Uniti e ispirato alla vita del pilota di rally Carlo Capone. "Spero che Bianca (la compagna, ndr) non partorisca adesso, ma nel caso avremmo già due nomi pronti: David o Donatello", ha scherzato durante la premiazione. Per lui il bis arriva dopo il successo conquistato con 'Radiofreccia' nel 1999. L'adrenalico film di Matteo Rovere fa comunque incetta di premi tecnici: fotografia, trucco, montaggio, suono ed effetti digitali.

Grande sconfitto anche 'Fai bei sogni' di Marco Bellocchio che aveva ben dieci candidature, tra cui quella di Valerio Mastandrea (miglior attore). All'artista romano non resta che consolarsi con il riconoscimento al miglior attore non protagonista per 'Fiore'.

Tra i momenti clou della serata la standing ovation riservata a Roberto Benigni, a cui è stato consegnato il premio speciale alla carriera. "Nemmeno il Papa a San Siro è stato accolto così. Io vi benedico, ringrazio l'accademia tutta, abbiamo reso grande l'arte più commovente del mondo", ha detto il regista e attore dedicando la statuetta alla moglie. Anzi, di più. "Questo premio appartiene a Nicoletta Braschi, con lei ho fatto tutto", ha aggiunto dopo aver ricordato che "il cinema italiano è il più grande del mondo". 

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Nel corso della serata non è mancato nemmeno il momento musical melanconico con Manuel Agnelli, che ha cantato 'Across the universe' dei Beatles mentre scorrevano le immagini degli artisti scomparsi quest'anno. Tutto da ridere, invece, il corto di Maccio Capatonda ed Herbert Ballerina sulle difficoltà ad avere rapporti sessuali, almeno al cinema, se hai il montatore-contro alla moviola.

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