Sabato 18 Maggio 2024

Come diventare un giocatore professionista di eSport

Gli eSport sono ormai una solida realtà e muovono cifre faraoniche, rendendo appetibile la carriera di giocatore professionista: ma quali sono le caratteristiche fondamentali?

Foto: Yuri_Arcurs/iStock

Foto: Yuri_Arcurs/iStock

I cosiddetti eSport, cioè le attività sportive che si praticano giocando ai videogame, sono ormai diventati un fenomeno globale: milioni di persone si cimentano, molte di più assistono agli incontri dei più quotati fra i giocatori e il giro d'affari è aumentato esponenzialmente. Insomma, se un tempo, e a fronte di una predisposizione di base, era possibile guardare per esempio alla carriera di calciatore come a un impiego lavorativo più che soddisfacente, oggi si può fare altrettanto con i videogiochi. Ma quali sono i requisiti di base? ESPORT, I DATI Prima di tutto, è finita la pacchia: nel senso che oggi non è più possibile approfittare di un fenomeno nuovo e sperare di cavarsela anche senza essere professionisti solidissimi e capaci. Riprendendo l'esempio appena fatto sul calcio, è come pensare di fare carriera confrontandosi con i Cristiano Ronaldo della situazione: bisogna essere davvero molto bravi per affermarsi. Oggi gli eSport contano ricavi per 700 milioni di dollari l'anno, una cifra che è raddoppiata nel corso degli ultimi due anni; ci sono inoltre tornei con montepremi faraonici (il 'Dota 2' del 2014 ha segnato un record, con 10 milioni) ed eventi capaci di calamitare una quantità enorme di spettatori: nel 2013, il 'League of Legends Championship' ha fatto vendere 40mila biglietti e ha tenuto incollate davanti al computer 27 milioni di persone collegate online. LE QUALITÀ DI UN PROFESSIONISTA Per diventare un professionista contano soprattutto le qualità mentali e psicologiche. Come ha sottolineato Kurt Melcher, che gestisce il dipartimento della Robert Morris University dedicato agli eSport: "I giocatori devono essere in grado di processare una quantità gigantesca di informazioni". Riferendosi al gioco 'League of Legends', Melcher osserva che bisogna continuamente sapere dove ti trovi all'interno della mappa, dove sono gli avversari e gli alleati, quali sono gli obiettivi da raggiungere e bisogna essere in grado di adattare in continuazione la propria tattica e strategia a seconda di come evolve la situazione. DIPENDE ANCHE DAL VIDEOGAME Fatto salvo che il tipo di abilità di cui parla Kurt Melcher è un requisito valido anche per quasi tutti gli eSport, il passaggio successivo è capire quali sono le caratteristiche vincenti necessarie a primeggiare con un determinato titolo. Ad esempio, di fronte a uno sparatutto in prima persona come 'Counter-Strike: Global Offensive' la precisione è vitale, mentre per lo strategico in tempo reale 'Starcraft II' è importante essere veloci (i campioni sono in grado di effettuare 5-600 azioni al minuto, il tutto mentre valutano la situazione e prendono le decisioni). BISOGNA IMPEGNARSI A FONDO Ovviamente, come nel caso degli sport tradizionali, la predisposizione e il talento sono importanti, ma l'allenamento è assolutamente fondamentale. Per questo esistono le squadre di professionisti e anche le università che le sponsorizzano, come accade negli Stati Uniti. Insomma, come si diceva poco fa, ormai non è più tempo degli improvvisati. Il vantaggio, se si possiedono le giuste qualità, è che puoi trovare un team che ti guida e ti supporta. Leggi anche: - Possiamo usare i videogame per combattere la depressione - Contrordine, i videogiochi fanno bene allo studio - No, i videogiochi non rendono più aggressivi
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