Giovedì 2 Maggio 2024

Delitto Varani, ora i due amici si accusano a vicenda

Foffo: il colpo al cuore è stato sferrato da Prati, ma l'altro nega. Emergono nuovi particolari su altri partecipanti al festino dell'orrore di Roma

Marco Prato, uno degli arrestati per l'omicidio Varani (Ansa)

Marco Prato, uno degli arrestati per l'omicidio Varani (Ansa)

Roma, 9 marzo 2016 - Iniziato stamattina, si è concluso in tarda serata nel carcere romano di Regina Coeli l'interrogatorio di garanzia di Manuel Foffo e Marco Prato, i due giovani fermati per l'omicidio di Luca Varani: il gip Riccardo Amoroso ha convalidato gli arresti ma non contesta la premeditazione del reato di omicidio.  Come spesso succede, le testimonianze non coincidono: mentre Manuel Foffo afferma che il colpo fatale al cuore - che solo il medico legale è riuscito a estrarre nell'autopsia - è stato sferrato da Marco Prato, quest'ultimo ha negato al gip di aver sferrato lui la coltellata letale.

Insomma i due, così solidali nel cercarsi la vittima tra i fumi di alcol e droga, scesi sulla Terra e sbarcati in carcere ora si accusano l'un l'altro, si rimpallano le responsabilità anche sul ruolo avuto nel festino dell'orrore. Dal lungo interrogatorio sono emersi nuovi spunti e tasselli da collocare nel puzzle di un delitto terrificante.  Sul colpo finale si assiste allo scontro tra i due avvocati, Michele Andreano per Manuel Foffo e Pasquale Bartolo per Marco Prato. Quest'ultimo dichiara: "Il ruolo di Marco nella vicenda è del tutto diverso da quello che ci è stato attribuito fino ad ora. Il mio assistito ha detto al Gip tutto quello che si ricordava - ha proseguito - lui era a casa di Foffo quella sera, dove è andato poi Luca Varani, ma le cose non sono andate come è stato detto finora". Dal canto suo Foffo, parlando con il giudice per le indagini preliminare, resta fermo nell'incolpare l'amico e fornisce altri dettagli sulla maledetta nottata tra il 3 e il 4 marzo. "Foffo - afferma il suo avvocato difensore - ha indicato tanti e tanti testimoni che sono andati nell'abitazione, qualcuno è arrivato ed è andato via. Altra gente che è stata chiamata ma non è andata". Parole che aprono nuovi scenari su chi ha effettivamente preso parte al festino con coca e alcolici.

Nella sua prima confessione Foffo aveva parlato di almeno altre due persone, Alex e Giacomo. "Il mio cliente - aggiunge Andreano - ha dato molti particolari e molti dettagli; è passato del tempo quindi è molto più lucido. Ha aggiunto particolari secondo me importanti senza mai contraddirsi".

Su una cosa entrambi gli arrestati sono d'accordo: il contesto in cui si è consumata la vicenda è "sessuale" ma il movente "ancora non è uscito fuori". Foffo ha ribadito che volevano "fare del male a qualcuno" ma nomn è stato in grado di fornire i motivi della folle scelta assassina.  Quasi sicuramente c'entra la droga: un fiume di cocaina, quasi 26 grammi, acquistata per 1500-1600 euro e consumata in poco più di 48 ore.