Giovedì 25 Aprile 2024

La diplomazia sanitaria

di Gabriele Canè

DICONO sia una malattia tipica dei militari in missione. Anche di quelli in ambasciata, però, visto che da tre anni e mezzo Girone ha la missione di essere prigioniero degli indiani, passando da un albergo alla nostra rappresentanza diplomatica, dopo apposito periodo trascorso in galera. E adesso che anche lui è ammalato, inutile dirlo, si riaccende la speranza di averlo a casa. Con Latorre ci siamo riusciti, perché il marò ha avuto l’abilità di coltivare fin da piccolo una malformazione cardiaca. Così è uscito, è stato operato, e qualche proroga l’ha ottenuta per evitare il ritorno in India, quella che oramai era diventata la sua seconda casa. Dove abita ancora Girone, invece, per il quale, prima o poi e chissà dove, sarà decisa un’accusa, e messo in piedi un processo. Com’è noto, infatti, il tribunale internazionale di Amburgo da pochi giorni ha chiesto di sospendere le iniziative giudiziarie in corso. Ordine a cui la Corte suprema di Nuova Delhi ha fatto poca fatica ad adeguarsi, non avendo ancora avviato alcuna iniziativa. Semplice, no?

ADESSO arriva la Dengue, una febbre a cui l’organismo di Girone sta reagendo bene, circondato dall’affetto dei suoi cari e del suo Paese, molto di più che dall’efficienza dei governi che si sono succeduti dal febbraio 2012 in poi. E con la malattia sale anche, come detto, la febbre della speranza. Perché oramai è chiaro che la nostra politica ha combinato un tale pasticcio all’inizio, e lo ha continuato talmente dopo, che ora come ora le vie diplomatiche hanno le armi spuntate. L’India, scusate, la crudezza, dei nostri richiami ha dimostrato di fregarsene altamente. E, detto fra noi, ha fatto proprio bene, perché all’arroganza che loro hanno dimostrato, non si reagisce con le mail come abbiamo fatto noi. Neppure dichiarando guerra, certo, ma almeno mostrando un po’ di muscoli, quello sì. Quanto al supporto degli organismi internazionali cui abbiamo sempre fatto riferimento, beh, si è vista la sentenza di Amburgo. Che ha azzerato ciò che era già a zero, e non ha avuto nemmeno il coraggio di …suggerire..il rimpatrio di Girone. Insomma, per uscirne ci restano solo i certificati di malattia. Latorre lo ha avuto per motivi gravi. Girone speriamo lo abbia anche solo per una febbre. Perché dove non sono arrivati Palazzo Chigi e la Farnesina, oramai può farcela solo l’Asl.

di Gabriele Canè