Domenica 5 Maggio 2024

Gerusalemme, il ministro della Difesa vieta ai palestinesi di prendere i bus israeliani

I palestinesi non potranno più utilizzare le linee di pullman israeliane che uniscono la Cisgiordania con il centro di Israele. Rinviati i colloqui indiretti tra Hamas e Israele

Tensioni in Israele (Olycom)

Tensioni in Israele (Olycom)

Gerusalemme, 26 ottobre 2014  - Il ministro della Difesa di Israele Moshe Ya'alon ha ordinato di impedire ai lavoratori palestinesi di utilizzare le linee di pullman pubbliche israeliane in Cisgiordania. Lo riporta il quotidiano israeliano Ha'aretz. In seguito a questa decisione, i palestinesi che viaggiano quotidianamente all'interno di Israele per lavoro non potranno utilizzare i bus che uniscono la Cisgiordania con il centro di Israele. 

I palestinesi già si devono sottoporre a controlli di sicurezza ai passaggi di frontiera e non possono passare la notte all'interno dei confini israeliani. La decisione dovrebbe entrare in vigore il prossimo mese. 

TENSIONI A GERUSALEMME  - Altri 1.000 agenti israeliani sono stati dislocati oggi a Gerusalemme est per mantenere l'ordine pubblico nei rioni palestinesi, da settimane in fermento. Ieri si sono verificati altri incidenti e la polizia ha adottato nuove tattiche, Fra queste, il ricorso ad agenti in borghese e a dirigibili dotati di telecamere, capaci di scorgere per tempo la organizzazione di disordini. Ad accrescere la tensione vi è l'imminenza dei funerali di Abdel Rahman a-Shaludi, il giovane palestinese che mercoledì ha travolto in automobile pedoni israeliani, provocando la morte di una bebè, in quello che secondo Israele è stato un attentato. La polizia ha stabilito che i funerali di a-Shaludi (che è stato colpito a morte da un agente) si svolgeranno in forma privata. Visto il clima di tensione, alcuni istituti scolastici di Tel Aviv hanno intanto sospeso le visite dei loro allievi a Gerusalemme. Nel frattempo la polizia israeliana ha reso noto che dall'inizio di luglio a Gerusalemme est sono stati arrestati 850 dimostranti palestinesi, sorpresi in atti di violenza. Di questi, 300 sono stati incriminati.

RINVIATI I COLLOQUI INDIRETTI TRA HAMAS E ISRAELE - I colloqui indiretti tra Israele e palestinesi, che sarebbero dovuti riprendere domani al Cairo, sono stati rinviati. Lo fa sapere Khaled al-Batsh, leader della Jihad islamica a Gaza, in un comunicato inviato via email, spiegando che la decisione è stata presa dall'Egitto fino a nuove notizie, in seguito alla difficile situazione della sicurezza nella penisola del Sinai.  I colloqui si concentrano sulle modalità per ripristinare la situazione di sicurezza nella Striscia di Gaza dopo il cessate il fuoco, avviare la costruzione di un porto e di un aeroporto, così come sul processo di ricostruzione dell'area. Venerdì 30 soldati egiziani sono morti in una serie di attacchi coordinati nella penisola del Sinai. In risposta, le autorità egiziane hanno chiuso il valico di Rafah, punto di accesso alla Striscia, e hanno dichiarato tre mesi di stato di emergenza nell'area, lanciando un'operazione su larga scala.  

IL PRESIDENTE RIVLIN CONDANNA LA STRAGE DI ARABI ISRAELIANI NEL '56 - ''Un crimine grave è avvenuto qua. Furono impartiti ordini illegali, sui quali sventolava una 'bandiera nera'": così ha detto oggi il presidente israeliano Reuven Rivlin (Likud), commemorando a Kafr Qassem le 49 vittime arabe di un eccidio perpetrato nel 1956 dall'esercito d'Israele. E' la prima volta che una personalità di alto livello dello Stato fa autocritica su quel massacro.

"Dobbiamo guardare a quei fatti: è nostro dovere insegnare questo grave episodio e trarne le lezioni'', ha aggiunto il presidente israeliano. La strage di Kafr Qassem (Israele centrale) è rimasta impressa nella memoria storica degli arabi israeliani che annualmente ricordano le vittime: agricoltori che il 29 ottobre 1956 tornavano dai lavori nei campi, ignari che nel frattempo nella zona era stato imposto il coprifuoco. 

Una unità della Guardia di frontiera israeliana aprì il fuoco su di loro, colpendo indiscriminatamente uomini, donne e bambini, ora sepolti nel cimitero cittadino. Ogni anno la municipalità di Kafr Qassem ne ricorda la memoria: quest'anno, per la prima volta, il Capo dello Stato israeliano ha ritenuto di dovervi prendere parte. 

In un discorso dai toni commossi, Rivlin ha affermato che Israele ha già ammesso in passato la responsabilità del ''crimine'' e si è scusato. ''Oggi sono venuto qua - ha detto nel municipio di Kafr Qassem - per condividere con voi il vostro dolore''. Polemizzando indirettamente con la destra radicale israeliana, Rivlin ha poi ribadito che ''la minoranza araba è carne della carne di Israele'', che nessuno potrà mai espellere e che ha anzi diritto ad una piena eguaglianza di diritti, anche se finora - ha ammesso - è stata vittima di discriminazioni nella distribuzione dei finanziamenti pubblici.