Domenica 19 Maggio 2024
ACHILLE PEREGO
Economia

Imu e tasi, oggi la scadenza. Gli ultimi dubbi da sciogliere

A poche ore dal tax day, un piccolo decalogo per non sbagliare

Imu verso la scadenza

Imu verso la scadenza

Milano 16 giugno 2016 - Lo hanno già ribattezzato il "tax day". A meno di quindici giorni (il 3 giugno) dalla giornata in cui, secondo i calcoli dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, ci siamo liberati dalle tasse, ovvero abbiamo cominciato a lavorare per noi e non per lo Stato e gli enti locali, scatta infatti oggi una serie di scadenze che dal versamento (quando dovuto) di Imu e Tasi alla Tari (la Tassa sui rifiuti) per passare a Irpef, Ires, Irap e Iva collegati al modello Unico 2016 sui redditi dello scorso anno, comporteranno un esborso per imprese e famiglie, sempre secondo la Cgia, di ben 51,6 miliardi. In realtà questa cifra si abbasserà di molto perché in zona Cesarini (ma non è una novità, era già accaduto anche nel 2015) il governo ha deciso di spostare il saldo e l’acconto di Unico dal 16 giugno al 6 luglio per tutti coloro (la maggior parte di chi presenta questa dichiarazione perché gli altri si avvalgono del più semplice 730) che rientrano negli studi di settore. E la conseguenza di questo rinvio è che slitterà anche l’altra data topica del 18 luglio (dove sarebbero stati versati sempre per l’effetto Unico altri 38 miliardi) al 22 agosto, calcolando anche la pausa fiscale di Ferragosto.

Quindi il piatto forte oggi è rappresentato dalle tasse sugli immobili che valgono, come primo acconto (il 50% di quanto dovuto, il resto lo si verserà a dicembre) 10,2 miliardi ai quali aggiungere gli 8 della Tari, la tassa sui rifiuti anche se in molti Comuni (complice la possibilità di rateizzarla in due o quattro rate) la scadenza potrebbe essere stata fissata a fine giugno con un importo medio a famiglia, secondo i calcoli della Uil, di circa 300 euro, quindi quasi 100 in più dei 200 (valore sempre medio) , che risparmieranno i quasi venti milioni di italiani possessori di una prima casa (non di lusso) che non  dovranno più pagare l’Imu-Tasi, in base all’ultima Legge finanziaria. Ecco un piccolo decalogo per non sbagliare.

1 - Ricordatevi che il versamento della prima rata di Imu e Tasi non riguarda chi possiede solo la prima casa, quella in cui risiede e abita a cui abbinare tre pertinenze con classificazione catastale differente (cantina, box, soffitta).

2 - Rimane ancora una piccola  parte di italiani (poco più di 70mila) che dovranno ancora pagare IMu e Tasi sulla prima casa perché vivono in immobili considerati di lusso, quelli cioè accatastati con le sigle A1, A8 e A9.

3 - L’Imu-Tasi non deve essere più versata nemmeno dai proprietari di abitazioni in qualche modo equiparate alla prima casa. Quindi gli anziani che vivono in case di riposo, l’ex coniuge separato o divorziato che ha ricevuto dal giudice l’attribuzione dell’immobile piuttosto che le abitazioni di cittadini italiani residenti all’estero, ma solo per un’unica unità immobiliare.

4 - L’elenco dell’esenzione da Imu-Tasi riguarda anche i terreni agricoli e quelli incolti, purchè questi ultimi di proprietà di agricoltori e coltivatori, le abitazioni del personale del comparto sicurezza, gli alloggi sociali, i terreni montani o ubicati nelle piccole isole, gli immobili pubblici adibiti ad attività istituzionali, quelli religiosi, i fabbricati di interesse storico e artistico ma anche stazioni, chioschi e distributori di carburante.

5 - Chi dà in comodato d’uso la propria abitazione ai parenti di primo grado (quindi genitori e figli) da quest’anno ha uno sconto su Imu-Tasi del 50%.

6 - Con le novità introdotte dall’ultima Legge finanziaria, l’inquilino che abita in una prima casa oggi non dovrà versare la sua quota di pertinenza della Tasi. Quota che dovrà invece essere pagata dal proprietario della casa. Se il contratto d’affitto rientra nei canoni concordati, il proprietario ha diritto ha uno sconto sull’imposta del 25%.

7 - La gran parte di Imu e Tasi che saranno versate dalle famiglie (circa 5 miliardi sui 10 totali dell’acconto di domani) riguarda le classiche seconde case. In base alla scelta dei Comuni si dovrà versare solo l’Imu oppure in aggiunta anche la Tasi.

8 - Le aliquote delle due imposte, complessivamente, non possono superare il 10,6 per mille e vengono calcolate sulla rendita catastale rivalutata.  I Comuni quest’anno non potevano decidere aumenti e la super aliquota aggiuntiva dello 0,8 per mille può essere applicata solo se decisa l’anno scorso e nel caso fosse stata prevista sulle prime case, oggi esenti, non poteva essere applicata alle seconde.

9 - Il pagamento dell’acconto Imu-Tasi va fatto in Posta o in banca utilizzando i bollettini postali (solo per le abitazioni che si trovano nello stesso comune) oppure il modello F24.

10 - In caso di mancato pagamento, scattano le sanzioni che quest’anno sono state ridotte. Entro quattordici giorno di ritardato pagamento sono pari allo 0,1% al giorno, fino al 30simo giorno di ritardo scatta un 1,5% in più fisso, che sale all’1,67 e poi al 3,75% se si paga rispettivamente entro 90 giorni o entro l’anno.

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