Sabato 18 Maggio 2024

IL MILAN DI SINISA HA GIÀ L'ORO IN BACCA

Claudio Negri Milano SE QUASI NESSUNA strada ha portato finora al Diavolo (Ibrahimovic, Jackson Martinez, Kondogbia, Imbula, Bela Lugosi) è anche vero che il Diavolo sta provando molte strade (Luiz Adriano, Jovetic, Witsel, Mauri) per riuscire a quagliare il suo mercato con qualche arrosto dopo tanto fumo. E proprio su Carlos Bacca, punteruolo e arcitonsore di Siviglia, il Milan ha segnato ieri sera un successo importante: dopo aver raggiunto l'accordo con il giocatore (un quinquennale da quasi 3 milioni a stagione) il Diavolo ha sùbito pagato sull'unghia i 30 milioni della clausola rescissoria facendo del colombiano un giocatore rossonero, previe visite di rito. Ad Adriano Galliani va il merito di una trattativa ben condotta e con strategia mirata, partendo dal consenso del giocatore, senza fronzoli mediatici. Ottenuto il sì di Bacca (acqua in bocca), il Condor brianzolo ha provato a tirare un po' sul prezzo della clausola rescissoria, ma quelli di Siviglia tenevano duro: o 30 o niente. Così il Gran Condé rossonero, deglutendo il suo digiuno salutare dopo tante cene infeconde, ha cacciato la grana portandosi Bacca sottobraccio a Milano senza nemeno incartarlo. C'è da aggiungere che Adil Rami, contropartita tecnica gradita al Siviglia, non è entrato nemmeno di sguincio nell'affare: ora il nome del difensore franco-marocchino è accostato al Lione. Data l'accelerata della trattative, le alternative a Bacca sono già sbiadite: Stevan Jovetic (Machester City) è già di suo vicino alla Juve, Edin Dzeko (idem) piace al Diavolo dai tempi delle Cinque Giornate di Milano, forse come pezzo da museo, e Romelu Lukaku (Everton) risulta occupato di suo. Comunque, si può davvero dire che il blitz dei 30 milioni su Bacca e l'intruppamento del centrocampista Andrea Bertolacci (20 milioni, cifra che ha fatto storcere il naso ai critici di mercato) per il Milan sono la svolta al cantone, anche se delusioni ed euforie, da qui al 31 agosto, si daranno spesso il cambio, e di certo non solo in rossonero. IL NOME intanto emergente, ma per il mercato di gennaio, è quello di Luiz Adriano, cacciavite autofilettante dello Shakhtar Donetsk:, dopo il rifiuto di trasferirsi all'Al Ahli, il brasiliano si è fatto assai appetibile. Anche perché a gennaio Luiz Adriano sarà di quelli al caro vecchio parametro zero. Ieri però Mircea Lucescu, tecnico del club russo, ha detto prima i soldi e poi il cammello: «Vogliamo venderlo prima di gennaio». A non meno di 10 o 12 milioni. E Axel Witsel? Dopo l'arrivo di Bertolacci non sembra poi così utile, data l'esosa clausola rescissoria dello Zenit San Pietroburgo: 40 milioni. Però si dice che Galliani, davanti a una minestrina di porri, sta cominciando a convincere il papà del cespuglioso centrocampista belga. E Daniele Baselli? Si sa, ha addosso la Fiorentina. Il resto è silenzio. Dal quale emerge come gialla coda di ninfea la possibilità che Filippo Mexes, dopo il rinnovo di Nigel Jong, resti ancora al Milan. A livello societario, poi, la madre di tutte le trattative tra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol sembra in fase di provvida accelerata lungo la nota road map (le otto settimane prima delle firme), anche i dané per provare a comprare gagliardi alluci ci sono, e tanti: 75 milioni di cucuzz-euro, di tasca Fininvest, in attesa del miele contante del thailandese.