Il premier greco Alexis Tsipras (Ansa)
Milano, 27 aprile 2015 - Il premier greco, Alexis Tsipras, avrebbe chiesto la convocazione di un vertice di emergenza a livello europeo entro la fine della settimana. Lo riporta il quotidiano popolare tedesco 'Bild', spiegando che la richiesta è stata avanzata nel corso di conversazioni telefoniche ieri con il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem.
Secondo 'Bild', che riporta fonti diplomatiche europee, la situazione in Grecia "scotta e non hanno nemmeno un po' d'acqua per spegnerla. La cosa sta diventando più che drammatica". Secondo le stesse fonti, Atene non avrebbe trovato i soldi necessari per rimborsare le prossime rate dei crediti internazionali e, addirittura, sarebbe in forse anche il pagamento di salari e pensioni. L'ipotesi di un vertice d'emergenza era giàstata respinta la settimana scorsa da Merkel e Dijsselbloem, così come dai ministri Finanziari dell'Eurogruppo e dell'Ecofin riuniti a Riga nel fine settimana.
GOVERNO CONFERMA VAROUFAKIS, CAMBIANO I NEGOZIATORI - Intanto il governo greco conferma il proprio appoggio al ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, finito nel mirino dei colleghi dell'Eurogruppo. Lo affermano fonti del governo di Atene citate dalla stampa locale, mentre altre indiscrezioni stampa riferiscono che il primo ministro greco e molti membri di gabinetto continueranno a sostenere Varoufakis almeno fino ad un accordo con i creditori. Cambia però il team dei negoziatori. Il rimpasto è stato deciso in una riunione presieduta ieri sera dal premier.
LA GRECIA SPAVENTA LE BORSE - Borse europee deboli, con Milano (Ftse Mib -1% a 23.190 punti) in coda dietro a Londra (-0,14%), Francoforte (-0,28%), Madrid (-0,67%) e Parigi (-0,93%). Sui listini prevalgono i timori per la crisi Grecia dopo l'Eurogruppo di venerdì. Scivolano i bancari con Deutsche Bank (-2,88%), colpita, secondo Morgan Stanley, da prese di beneficio dopo i risultati trimestrali. Giù la spagnola Bankia (-2,63%) mentre vola Hsbc (+3,22%) su ipotesi di cessione di sportelli nel Regno Unito.
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