Giovedì 16 Maggio 2024

Grecia: "Prestiti per altri 6 mesi". Ok dell'Europa, Berlino dice no. Eurogruppo, intesa in bilico

La Grecia promette di rispettare gli impegni finanziari. Ue: "Strada spianata per un'intesa. Ma da Berlino arriva lo stop. Domani convocato Eurogruppo straordinario

Il premier greco Tsipras e il ministro delle Finanze Varoufakis (LaPresse)

Il premier greco Tsipras e il ministro delle Finanze Varoufakis (LaPresse)

Roma, 19 febbraio 2015 - Il governo greco ha inviato ufficialmente all'Eurogruppo la richiesta di proroga di 6 mesi dei finanziamenti, che scade il 28 febbraio. Più nel dettaglio la richiesta riguarda una proroga dell'intesa sull'assistenza finanziaria, anche se i pagamenti non dovranno essere legati alle attuali condizioni del piano di salvataggio. Il presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem, via Twitter, prende atto della mossa e convoca per domani alle 15 la riunione dei ministri delle Finanze per una valutazione del documento. Non mancano le reazioni, che sono contrastanti: Bruxelles apre uno spiraglio, mentre Berlino lo chiude.

LA LETTERA DELLA GRECIA - Nella richiesta di estensione del prestito presentata dalla Grecia ai partner europei, Atene promette di rispettare gli impegni finanziari con tutti i creditori, di riconoscere il programma Ue/Fmi 'Master Financial Assistance Facility Agreement' esistente come cornice legalmente vincolante e di astenersi da azioni unilaterali che minerebbero il raggiungimento degli obiettivi fiscali. Il documento sembra andare molto incontro alle posizioni espresse dai ministri delle Finanze della zona euro nei recenti negoziati. Il nuovo governo a guida Syriza accetta inoltre che l'estensione sia monitorata da una "supervisione" da parte delle tre istituzioni che controllano il salvataggio, cioè Ue, Bce e Fmi, ma il documento non cita mai i termini "troika" né "salvataggio". "Le autorità greche rispettano gli obblighi finanziari della Grecia verso tutti i creditori e affermano la nostra intenzione a collaborare con i partner per evitare impedimenti tecnici nel contesto del Master Facility Agreement (Mfa), che riconosciamo come vincolante nel suo contenuto finanziario e procedurale", si legge nel documento.

BERLINO DICE NO -  Ma Berlino gela ogni entusiasmo: la lettera inviata dalla Grecia non rappresenta "una soluzione sostanziale" e "non risponde ai criteri" fissati per l'Eurozona, ha detto il portavoce del ministero delle finanze tedesco, Martin Jager, in un breve comunicato. La proposta di Atene - prosegue - "mira a ottenere un finanziamento-ponte senza rispettare le esigenze del programma. La lettera non soddisfa i criteri definiti lunedi dall'eurogruppo". Positiva invece la Commissione Ue, che ritiene sia "un segno positivo che spiana la strada ad un compromesso ragionevole nell'interesse di tutta l'Eurozona", ha commentato il portavoce del presidente Jean Claude Juncker precisando che il presidente, Dijsselbloem e Tsipras hanno avuto discussioni fino a questa mattina. 

BCE - Intanto la Bce avrebbe deciso di rinnovare il programma di liquidità di emergenza a favore delle banche della Grecia alzando l'ammontare a 68,3 miliardi di euro secondo quanto riferito da fonti bancarie.  La Bce dunque non chiude i rubinetti dell'ELA (Emergency liquidity assistance), come previsto da molti analisti. Se la Bce staccasse la spina vietando agli istituti greci di accedere al canale di liquidità di emergenza sarebbe il collasso per il sistema bancario ellenico.

TELEFONATA TSIPRAS-MERKEL - Il primo ministro greco, Alexis Tsipras, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel, hanno avuto oggi una conversazione telefonica "costruttiva" e avvenuta in un "clima positivo". Lo riferisce un funzionario del governo di Atene. Scopo della conversazione, aggiunge il funzionario, è "trovare una soluzione soddisfacente tanto per la Grecia quanto per l'Eurozona".

RENZI - "L'Italia sta facendo lavoro di cerniera tra i Paesi più rigidi, austeri, e la Grecia. Cerchiamo di dare una mano al governo greco, d'accordo con la commissione Ue, per trovare una soluzione", ha detto Matteo Renzi. "Il governo greco non può fare il furbo e lasciare da pagare agli altri. Ma un minimo di flessibilità va dato a fronte di riforme".

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