Mercoledì 24 Aprile 2024

Grecia, la sfida di Tsipras: "Non rispetteremo gli accordi Ue su austerità di chi ci ha preceduto"

Domenica l'appuntamento elettorale. Il leader della sinistra: "Riconosciamo i nostri obblighi nei confronti dell'Europa, ma non gli strumenti attraverso i quali conseguirli"

Alexis Tsipras, leader di Syriza, con Pablo Iglesias Turrión, leader di Podemos (Lapresse)

Alexis Tsipras, leader di Syriza, con Pablo Iglesias Turrión, leader di Podemos (Lapresse)

Atene, 23 gennaio 2015 - Se vincerà le elezioni greche di domenica prossima, Alexis Tsipras assicura che rispetterà gli impegni fiscali con l'Unione Europea ma non attraverso le dure misure di austerità adottate dal governo uscente, guidato da Antonis Samaras dei conservatori di Nea Demokratia. 

"Riconosciamo i nostri obblighi nei confronti delle istituzioni europei e dei trattati europei - ha detto Il leader di Syriza in conferenza stampa -. Questi trattati prevedono degli obiettivi fiscali da rispettare ma non gli strumenti attraverso i quali conseguirli". Tsipras ha sottolineato che "l'austerità non fa parte dei trattati" e ha lodato il cambio di marcia attuato, da questo punto di vista, dalle istituzioni europee, citando a tale proposito il programma di 'quantitative easing' annunciato ieri dalla Bce. 

Il leader della sinistra ellenica, al momento favorito dai sondaggi, quindi ha sottolineato che la 'troika' di creditori internazionali (Bce, Commissione Europea e Fondo Monetario Internazionale) non è un'istituzione europea e ha affermato che un eventuale governo guidato da Syriza "rispetterà tutti gli obblighi che derivano dai trattati europei ma non quelli firmati dal governo precedente". 

Tsipras ha fissato luglio, il mese nel quale la Bce potrà iniziare ad acquistare debito greco tramite il programma di 'quantitative easing', come termine per concludere le trattative con la troika. Francoforte potrà infatti acquistare titoli con rating 'spazzatura' di paesi che seguono un programma di assistenza (come è il caso di Atene) solo in presenza del parere positivo del Fmi. "L'importante è arrivare forti a questi negoziati", ha proseguito Tsipras, affermando che "una maggioranza assoluta ci darà la forza necessaria e le mani libere per negoziare". 

"Il piano B della troika è che Syriza non ottenga la maggioranza assoluta e sia obbligata a governare con i propagandisti che difendono le sue posizioni", ha proseguito Tsipras, "per questo abbiamo bisogno di un mandato chiaro e di una prima opportunita' perche' la sinistra possa trasformarsi nell'ultima chance della Grecia". 

A chi gli chiedeva se la sua prima visita da premier sarebbe stata un incontro con Angela Merkel, il numero uno di Syriza ha risposto che per lui il cancelliere tedesco è solo "una dei 28 leader europei". "Il negoziato avra' luogo nel campo europeo; per questo non considero necessario incontrare prioritariamente la signora Merkel", ha proseguito, "il negoziato non sarà una partita di calcio allo stadio olimpico di Berlino. Il mio primo viaggio sara' a Cipro".

Tsipras ha poi affermato che tra i primi obiettivi di un suo eventuale governo ci sarà un miglioramento delle condizioni della classe media, attraverso un'abolizione della controversa imposta sulla prima casa, e la reintroduzione della no tax area per i redditi sotto i 12 mila euro all'anno. 

Tsipras ha anche promesso la riapertura della televisione pubblica Ert, chiusa nel 2013 dal governo Samaras, e ha spiegato che la ripresa delle trasmissioni avverrà dopo un "ampio dialogo" basato sul "pluralismo" e non su "decisioni autoritarie", aggiungendo che Syriza non governerà "a colpi di decreti". Tsipras, infine, ha assicurato che una tassazione dei depositi bancari non è assolutamente in agenda.

SAMARAS - Al leader della sinistra ellenica ha, però, risposto il premier greco Antonis Samaras"Syriza non cambierà l'Europa, al contrario, la metterà contro la Grecia", ha detto Samaras in un passaggio del suo discorso conclusivo della campagna elettorale in un palazzetto dello sport a Palaio Faliro sulla costa ateniese. "Abbiamo lavorato giorno e notte per tenere in piedi il Paese - ha continuato -. Abbiamo creato le fondamenta per la crescita. La Grecia non ha bisogno di altri prestiti. Non permetteremo loro di riportarci al passato". "Tsipras è al servizio della lobby della dracma", ha attaccato, affermando tra l'altro che la Grecia "farebbe la fine di Cipro" con il disastro delle banche se la sinistra di Syriza vincerà domenica. Samaras ha quindi rivendicato la fermezza del suo governo nei negoziati con la troika e il miglioramento dell'economia ellenica.