Grecia, un piano per allungare i tempi. Stop della Germania, ma la Borsa di Atene vola: +8%

Roma, 10 febbraio 2015 - I mercati tornano a sperare in un accordo tra Grecia e Ue sulla scia delle indiscrezioni che vogliono Bruxelles disposta a concedere ad Atene un'estensione di sei mesi dei debiti in scadenza. Forte recupero della Borsa di Atene dopo lo scivolone di ieri: l'indice principale ha chiuso in rialzo dell'8% (esattamente a +7,98%). Bene i titoli di Stato (il decennale ellenico è sceso a un rendimento inferiore al 10%) e i titoli bancari. Londra cede lo 0,12% a 6.829,12 punti, Francoforte avanza dello 0,75% a 10.745 punti, a Milano l'indice Ftse Mib sale dell'1,76% a 20.725,63 punti, Parigi guadagna lo 0,96% a 4.695,65 punti e Madrid si issa dell'1,19%.

UN PIANO IN 10 PUNTI - Scambio dei vecchi debiti verso Unione europea e Fondo monetario internazionale con un nuovo schema, accanto ad una sostanziale riduzione degli obiettivi di avanzo primario della Grecia. Sono due degli obiettivi chiave del piano in 10 punti che l'esecutivo guidato da Alexis Tsipras sta preparando, per proporlo ai partner dell'area valutaria. Lo riferiscono fonti del ministero delle finanze citate da France Presse, ribadendo che il programma includerebbe il 70 per cento delle riforme previste nel piano di aggiustamento concordato con l'Ue, mentre il rimanete 30 per cento di provvedimenti verrebbe abbadonato.

MA BERLINO FRENA - Il piano di "concedere 6 mesi alla Grecia è un errore": così il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble al G20 di Istanbul, riferendosi all'ipotesi greca di un programma-ponte fino ad agosto, secondo quanto riferisce Bloomberg. E "falsa" la notizia di un accordo tra la Grecia e l'Eurogruppo, sostiene Schaeuble. Domani all'Eurogruppo "vogliamo sentire qualcosa di vincolante dalla Grecia. Se la Grecia non vuole un nuovo programma - conclude - allora è finita". Schaeuble ha anche detto che se la Grecia non accetta l'ultima tranche di aiuti nel quadro del programma di salvataggio "è finita".

VISCO RASSICURA PER L'ITALIA - "Il rischio di contagio dalla Grecia è molto più basso di quanto ce ne fosse nel 2011". Questo il giudizio è del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, secondo cui anche il mercato testimonia la diminuzione, con il crollo del differenziale tra Btp e Bund in zona 130 punti base. "Siamo riusciti a convincerli", dice al termine del G20 finanziario di Istanbul, "che l'unione monetaria non è un sistema di cambi ma una vera unione".