Venerdì 10 Maggio 2024

Google dice basta alla 'porno revenge'. Oscurerà le immagini hard pubblicate per vendetta

Il colosso di Mountain View rimuoverà le immagini pornografiche pubblicate per vendetta. Ma l'intervento resta legato al motore di ricerca

Google (Ansa)

Google (Ansa)

Roma, 20 giugno 2015 - Niente più 'porno revenge'. Google  a partire da quest'estate inizierà a rimuovere le immagini pornografiche pubblicate per vendetta, facendo scompararire i link ai siti che ospitano questo tipo di materiale. Il provvedimento verrà applicato su richiesta delle stesse vittime. 

Google metterà a disposizione una richiesta da compilare online, attraverso la quale si chiede la rimozione dai risultati del motore di ricerca dei link che conducono a tali immagini. L'intervento resta tuttavia legato al motore di ricerca e non rimuove dal web le immagini. Queste resteranno accessibili a chi ne conosce l'indirizzo web.

Ad annunciarlo è stato Amit Singhal, vice presidente di Google Search, il quale in un post ha spiegato che la compagnia ha avuto notizia di molte storie "inquietanti" di 'revenge porn' usato per umiliare delle persone. Storie a volte finite su siti di 'sextortion', su cui le vittime vengono ricattate per vedere rimosse le proprie fotografie. "La nostra filosofia - ha spiegato - è sempre stata che la ricerca debba riflettere l'intero web. Ma le immagini di 'revenge porn' sono intensamente personali ed emotivamente dannose e servono solo a degradare le vittime, prevalentemente donne". D'ora in poi, ha aggiunto, "onoreremo le richieste delle persone di rimuovere immagini di nudo o sessualmente esplicite, condivise senza il loro consenso, dai risultati della ricerca su Google. Questa è una politica ristretta e limitata, simile alla modalità con cui trattiamo le richieste di rimozione di altre informazioni personali altamente sensibili, come numeri di conti bancari e firme, che possono emergere dai nostri risultati di ricerca".