Giovedì 16 Maggio 2024

Toghe, Orlando apre: "Possibili modifiche su ferie magistrati"

"Noi chiediamo uno sforzo ai magistrati di comprensione dell'esigenza di un sacrificio"

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando (Ansa)

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando (Ansa)

Roma, 13 settembre 2014 - "Ho dato una disponibilità a riconoscere una specificità che riguarda la magistratura e da questo confronto potrà venire fuori qualcosa che si può anche tradurre in un emendamento". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a margine della Festa dell'Unità di Firenze, ai giornalisti che gli chiedevano se confermasse la linea del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri sull'emendamento sulle ferie dei magistrati nel dl giustizia. "Ho detto all'Anm che noi chiediamo uno sforzo ai magistrati - ha concluso Orlando - di comprensione dell'esigenza di compiere tutti un sacrificio in questo momento".

La polemica è nata alcuni giorni fa, quando l'Associazione nazionale magistrati ha bocciato il progetto di riforma della giustizia presentato dal Governo. Il riordino prevede, fra le altre norme, anche il dimezzamento della pausa estiva per i tribunali per arrivare al dimezzamento dell'arretrato della giustizia civile.

In particolare, nel testo del decreto legge, ora al Quirinale, le ferie dei magistrati vengono ridotte da 45 a 30 giorni. Dimezzati anche i termini di sospensione feriale durante i quali tribunali e procure lavorano a regime ridotto, assicurando le urgenze e sospendendo l'attività ordinaria: il periodo passa dall'attuale 1 agosto-15 settembre al 3-31 agosto. Attraverso una disposizione transitoria, le misure scattano dal 2015. Nei giorni scorsi, il ministro Orlando aveva detto che "l'arretrato civile si riduce con tanti interventi contemporaneamente, ma anche il taglio delle ferie può contribuire: in un momento in cui si chiede un salto a tutta la pubblica amministrazione, la magistratura, che ha una sua peculiarità, credo possa dare una disponibilità, ripristinando il confronto".