Giovedì 16 Maggio 2024

Fitto lancia i suoi "Ricostruttori". "Ma resto in Forza Italia"

Circa 1500 persone in platea. "Questa manifestazione non è contro nessuno ma è per andare avanti" ha detto Fitto. "Non lascio il centrodestra a Salvini"

Raffaele Fitto durante il suo intervento alla convention dei Ricostruttori (Ansa)

Raffaele Fitto durante il suo intervento alla convention dei Ricostruttori (Ansa)

Roma, 21 febbraio 2015 - "Questa manifestazione non è contro nessuno ma è per guardare avanti"Con queste parole Raffaele Fitto ha aperto oggi, dal palco dell'auditorium Massimo all'Eur, la convention dei Ricostruttori di Forza Italia. La kermesse si è aperta con l'inno italiano accompagnato da un serie di immagini che ricordano la vicenda dei due marò; poi, sono risuonate le note dell'inno di Forza Italia. In platea tanti militanti, arrivati dalla Puglia, dalla Campania e dalla Sicilia. In totale circa 1500 persone, per un auditorium Massimo gremito in ogni ordine di posti. E tra le bandiere della Destra, è spuntato anche Francesco Storace: "Tantissima gente alla manifestazione di Fitto a Roma - ha twittato -. È certo che qui Renzi non si incontra". 

"Noi stiamo e staremo all'interno del nostro partito, di Forza Italia" ha ribadito Raffaele Fitto parlando alla convention dei Ricostruttori, "rivendicando le idee e le proposte del nostro partito". "Il fatto che ci siano iniziative del nostro partito in contemporanea alle nostre - ha aggiunto - è un fatto positivo". "Non ho letto tante dichiarazioni contro Renzi quanto quelle che hanno fatto contro di noi che stavamo dicendo quello che stava accadendo". ha continuato Fitto. "Quando Renzi, come un orologio svizzero, ci ha dato il benservito, ci ha mollato, se la sono presa con noi che l'avevamo detto". 

"Votare la legge elettorale e le riforme costituzionali è stato un suicidio" - ha detto Raffaele Fitto -. La legge elettorale e le riforme costituzionali hanno un obiettivo preciso che è quello di distruggere il centrodestra in Italia". "Sarebbe un errore clamoroso lasciare a Matteo Salvini il percorso che ci porta nella Terza Repubblica". 

"Non sono accettabili lezioni su come vincere da chi in questi anni ha perso tutto quel che si poteva perdere. Regione, capoluogo... E in una terra tendenzialmente di centrodestra". Ha replicato su Facebook Giovanni Toti, dicendo anche che "non sono accettabili lezioni sul rinnovamento della politica da chi nella sua regione non ha mai rinnovato nulla e da chi, occupando poltrone da decenni, ha fatto della politica un mestiere". "Chi oggi proclama di voler cambiare tutto, magari lo fa per non cambiare nulla e salvare se stesso e qualche amico. Non vorrei che dopo un anno di gufi, tanto cari a Renzi, si aprisse un anno all'insegna di una nuova bestiola: Il Gattopardo, rileggere quel romanzo fa sempre bene!", osserva ancora il consigliere politico FI.