Giovedì 16 Maggio 2024

Fiorentina choc: il sogno remuntada dura venti minuti

Angelo Giorgetti Firenze PROGETTO REMUNTADA ufficialmente ammainato dopo 21 minuti, quando la Fiorentina lascia libero Bacca di segnare da un metro, sepolto dopo 26 quando Carrico si trova nella condizione di deviare sulla linea di porta dopo un liscio di Basanta: i disastri difensivi viola costano ancora una volta carissimi e il reparto (quattordici gol subiti nelle ultime sei partite) dimostra ancora una volta i suoi limiti di concentrazione individuale. Serata molto cupa dopo la mobilitazione fiorentina e gli hastag per concentrare gli affetti nella serata del sogno. In realtà un incubo. «Per vincere bisogna spendere», canta la Fiesole, che in fase nostalgica fa volare cori su Batistuta e Rui Costa, un classico che ritorna dal passato. E quando Ilicic nel secondo tempo sbaglia il rigore, recapitandolo direttamente alla Fiesole, si alza anche un ululato di rabbia: «Fate ridere, fate ridere». Troppo per una Fiorentina che comunque ci ha messo impegno, mostrando però limiti evidenti in tutti i settori contro una squadra più forte? TANTA AMAREZZA viola e applausi di tutto il Franchi per il Siviglia riunito a centrocampo alla fine della partita. Solo fischi invece per la Fiorentina, che entra a testa bassa dentro il tunnel con il morale sotto i tacchetti. Tutto troppo facile per gli spagnoli, che per il secondo anno consecutivo vanno in finale di Europa Legue dopo averla già vinta. Alla Fiorentina resta il grande rammarico per le occasioni da gol sprecate nel primo tempo in Spagna, ma è giusto riconoscere il maggiore spessore del Siviglia. ANCHE A CENTROCAMPO la Fiorentina soffre, solo Pizarro riesce a tenere il passo, mentre Mati e soprattutto Borja (in grande difficoltà contro Mbia) aggiungono poca sostanza. Davanti Ilicic fa il centravanti di movimento in un reparto dove si muove, e anche e parecchio, solo Salah. Joaquin e Alonso sulle fasce sono bloccati, il 3-5-2 senza contributi esterni è un involucro abbastanza vuoto. Il Siviglia al contrario è molto pieno, si chiude in modo italiano e riparte con fantasia internazionale. Mbia da solo sembra più concreto di tutto il centrocampo viola. LO STADIO CHIEDE ai viola di mostrare gli attributi, Montella fa uscire il disorientato Basanta e lancia Pasqual sulla fascia. Rico para su Salah e Ilicic, poi Pizarro si procura un rigore e Ilicic lo spara sulla Luna. Per la conaca è il sesto sbaglio su otto rigori. Non serve forse aggiungere altro. Il Siviglia difenderà il titolo contro il Dnipro.