Achille perego
MILANO
DOPO 23 anni lascerà la guida della ‘Rossa’ di Maranello lasciando, come ha detto lui stesso, «i cassetti pieni». E quanto siano ricchi, e addirittura da record, i conti della Ferrari lo hanno confermato ieri i risultati approvati dal cda, l’ultima semestrale firmata da Luca di Montezemolo come presidente, visto che il 13 ottobre lascerà l’incarico a Sergio Marchionne.
Nella prima metà del 2014 i ricavi sono cresciuti del 14,5% a 1,348 miliardi, l’utile della gestione ordinaria è salito a 185 milioni (+5,2%) e quello netto è balzato a quota 127,6 (+9,8%) mentre la posizione finanziaria industriale netta era a fine giugno di 1,594 miliardi, la migliore di sempre.
Le vetture omologate consegnate sono calate a 3.631 (-3,6%) ma il 2014, spiega una nota di Maranello, si chiuderà con una crescita del 5%. Il raffronto rispetto al primo semestre 2013, del resto, deve tenere conto dell’uscita di produzione della Ferrari California, con le consegne del nuovo modello, la California T, iniziate solo in estate. E a questo va aggiunto che la decisione strategica di riduzione della produzione era stata presa nel maggio 2013. Gli Usa, dove a ottobre ci saranno i festeggiamenti per i 60 anni di presenza in America del Cavallino con un evento a Los Angeles e una vettura speciale (10 esemplari), restano il primo mercato della Ferrari con un più 13%.
IN EUROPA si conferma invece in testa la Gran Bretagna con 408 vetture (-7%) mentre l’Italia, come nel primo trimestre, fa registrare il segno più (13%) dopo anni di diminuzione ma le 131 vetture consegnate rappresentano solo il 3% dei volumi totali. Infine, la Ferrari crese a doppia cifra in Giappone (+13% con 195 consegne) e del 7,7% (56 vetture) in Australia. Il mercato cinese (285 consegne contro le 344 precedenti) risente invece della riduzione controllata delle vetture.
«È motivo di grande soddisfazione per tutti noi della Ferrari continuare a raggiungere risultati economici record soprattutto a fronte di una produzione limitata — ha commentato Montezemolo —. Sono sicuro che chiuderemo tra qualche mese un anno straordinario, senza precedenti. Cresceranno anche le vendite di qualche punto percentuale per evitare liste di attesa eccessive».
I record della Ferrari e l’annuncio che l’agenzia Fitch ha migliorato l’outlook di Fiat da negativo a stabile, confermando il rating BB-, hanno spinto ancora il titolo del Lingotto in Borsa (+1,53%). Fiat ha beneficiato anche delle parole dell’ad Marchionne che si è detto fiducioso sui risultati del terzo trimestre («In America andiamo bene»), ha confermato i target 2014 e spiegato che su un eventuale aumento di capitale deciderà il mese prossimo il cda. Infine, in attesa del debutto a Wall Street il 13 ottobre, è stata presentata a Borsa Italiana la domanda di ammissione a quotazione di Fca (Fiat Chrysler Automobiles).
Lunedì 6 Maggio 2024
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