Giovedì 2 Maggio 2024

Italiani affamati di farmaci «Spesi 29 miliardi di euro»

Boom dei consumi per la salute, al top le cure per l’epatite C e le terapie per il cuore

Farmaci, medicinali (foto archivio Ansa)

Farmaci, medicinali (foto archivio Ansa)

Roma, 22 giugno 2016 - La paura dalle malattie in Italia ingrossa le code negli ambulatori. L’anno scorso abbiamo consumato poco meno di due dosi di farmaco al giorno a testa (1,8), per una spesa di 28,9 miliardi di euro (+8,6%). Sono dati dell’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (OsMed) presentato ieri a Roma. Il 76,1% della spesa (pari a 1,9 miliardi di confezioni di specialità) è stata rimborsata dal Servizio sanitario.

«I medicinali per il cuore e le arterie – spiega Luca Pani, direttore generale Aifa – sono i più gettonati, a seguire la quota di prescrizioni per l’intestino e il metabolismo, il sangue e il sistema nervoso». Tra le Regioni, il Lazio è primo nei consumi, mentre al top nella spesa pro capite sono Campania, Puglia e Calabria.

In crescita (+24,5%) il conto dei farmaci innovativi, in primis quelli che guariscono dall’epatite C facendo calare il tasso di ospedalizzazioni, senza trascurare gli anticorpi monoclonali, validi dalle terapie antitumorali (senza chemio) alle cure per patologie invalidanti come la sclerosi multipla. Sul versante dei risparmi, la novità è rappresentata dalla quota più ampia di medicinali liberi da brevetto (cioè non più gravati da royalties) che rappresentano quasi il 70% dei consumi. Cala, ma a fatica, l’abuso di antibiotici.

«Questo della diminuzione del ricorso agli antibiotici – ha dichiarato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – è un fatto molto positivo. Questi farmaci si assumono dietro prescrizione, le infezioni resistenti agli antibiotici sono il flagello dei nostri tempi. Evitate il fai da te». Su questo punto si è inserito Massimo Scaccabarozzi, presidente Farmindustria, che a margine del convegno ha annunciato l’arrivo di farmaci più efficaci sulle infezioni ribelli.

Sempre ieri c’è stato un botta e risposta tra ministero e regioni riguardo i nuovi Lea, gli attesissimi Livelli essenziali di assistenza, la lista delle cure minime garantite in tutta Italia, per tutti. Lorenzin ha inviato una lettera di sollecito a Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, esprimendo preoccupazione per lo stallo nell’approvazione dei Lea, del nuovo nomenclatore protesico e del Piano vaccini. Antonio Saitta, coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, ha prontamente replicato sostenendo che il ritardo è legato a rapporti tra ministero della Salute e dell’Economia nell’attribuzione dei bollini.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale