Giovedì 25 Aprile 2024

Attentato a San Pietroburgo sventato grazie alla Cia. E Putin ringrazia Trump

L'Isis voleva colpire la città natale del presidente

Donald Trump e Vladimir Putin (Afp)

Donald Trump e Vladimir Putin (Afp)

Roma, 17 dicembre 2017 - Vladimir Putin ringrazia Donald Trump per il contributo fornito dalla Cia che ha consentito di sventare un attentato a San Pietroburgo. I due capi di Stato hanno avuto una conversazione telefonica in cui il presidente russo ha rivolto il suo ringraziamento ufficiale all'omologo americano. Lo annuncia una nota ufficiale del Cremlino in cui si citano "le informazioni di intelligence trasmesse dalla Cia". L'attentato in Russia era stato programmato dall'Isis e aveva come obiettivo diversi luoghi di San Pietroburgo, città natale di Putin, e in particolare la sua cattedrale. Stando a quanto riportato dalle agenzie di stampa russe, i jihadisti progettavano l'attacco per il 16 dicembre.

Putin ha espresso la propria gratitudine a Trump "per le informazioni di intelligence trasmesse dalla Cia" che hanno consentito di arrestare "un gruppo terroristico". Nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, i servizi di sicurezza russi (FSB) hanno bloccato sette persone sospettate di essere membri di una cellula terroristica legata allo Stato Islamico. Durante il raid gli agenti hanno sequestrato "una grande quantità di materiali esplosivi, armi automatiche, munizioni e letteratura estremista". Smantellato un laboratorio per la fabbricazione di bombe.

I federali russi (Fsb) hanno fatto sapere che gli attacchi prevedevano "un attentatore suicida" che si sarebbe fatto esplodere "all'interno di una struttura religiosa" e puntavano "all'uccisione di civili grazie a ordigni esplosivi improvvisati in luoghi di raduni di massa". L'Fsb ha dichiarato che la cellula si stava coordinando con le menti dell'Isis tramite l'app di messaggistica Telegram.

LE TENSIONI -La notizia dei ringraziamenti di Putin giunge due giorni dopo una presa di posizione netta di Trump sulla situazione in Corea del Nord. Il presidente statunitense ha criticato Mosca per non aver fatto abbastanza per convincere Pyongyang a fermare il suo programma di sviluppo di armi nucleari. "La Cina è d'aiuto, la Russia no. Vorremmo avere l'aiuto della Russia" ha detto Trump, all'esterno della Casa Bianca. Trump e Putin si erano parlati telefonicamente, e il tycoon aveva sottolineato come la conversazione fosse stata incentrata soprattutto sulla Corea del Nord.