Lunedì 29 Aprile 2024

Kim Jong-un, il fratellastro Nam "ucciso dal gas nervino"

Dopo la donna fermata mercoledì, col passaporto vietnamita, un'altra sospetta è finita in manette: ha un documento indonesiano. Con lei anche il fidanzato, un malese di 28 anni.

Kim Jong nam (Ansa)

Kim Jong nam (Ansa)

Kuala Lumpur, 16 febbraio 2017  - E' una spy story in piena regola quella che aleggia sulla morte del fratellastro del dittatore coreano Kim Jong-un, Kim Jong-nam. Fonti del governo sudcoreano hanno fatto sapere che l'arma letale usata per assassinare Nam potrebbe essere stata il gas nervino. Sarebbe questa la sostanza contenuta nello spray che due donne avrebbero spruzzato sulla vittima, come detto dallo stesso Kim alla polizia poco prima di morire. Secondo media di Seul nel mirino c'è l'agente 'Vx', capace di paralizzare parti del sistema nervoso con l'inalazione o il contatto con la pelle, causando problemi respiratori mortali. Il 'Vx' sarebbe stato usato, in base all'intelligence sudcoreana, diverse volte in passato da sicari della Corea del Nord. Se confermato sarebbe considerata la 'firma' di Pyongyang sulla morte di Kim Jong-nam.

LE INDAGINI - Dopo l'arresto di una donna, con passaporto vietnamita, fermata mercoledì all'aeroporto internazionale, un'altra sospetta è finita in manette, Siti Aishah, con passaporto indonesiano, e insieme a lei anche il suo fidanzato, un malese di 28 anni, Doan Thi Huong, fermato ad Ampang. La donna, di nazionalità indonesiana, e nata l'11 febbraio del 1992: era sola durante l'arresto, che è avvenuto nelle prime ore del mattino, e compariva nelle registrazioni delle telecamere di sicurezza all'aeroporto di Kuala Lumpur.

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LA VICENDA - Kim Jong-nam è stato ucciso lunedì mentre era in attesa si salire su un volo.  La Malesia ha confermato tramite le impronte digitali che l'uomo morto all'aeroporto è il fratellastro del dittatore nordcoreano. La salma si trova all'ospedale generale di Kuala Lumpur dove è stata realizzata l'autopsia: Kim Jong-nam è morto d'infarto dopo il ricovero.  Le autorità malesiane restituiranno il corpo su richiesta di Pyongyang, anche se ci sono "procedure da seguire". Lo ha dichiarato il vice primo ministro ai giornalisti.  Ahmad Zahid Hamidi ha confermato che Pyongyang ha effettuato la richiesta. 

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