Kim Jong-Un, "morte le presunte killer del fratellastro". Arrestata una donna

Il caso si gonfia. Pechino: "Seguiamo con attenzione gli sviluppi della vicenda"

La donna sospettata di aver assassinato Kim Jong-Un

La donna sospettata di aver assassinato Kim Jong-Un

Pechino, 15 febbraio 2017  - Si infittisce il giallo sulla morte di Kim Jong-nam, fratellastro del dittatore della Corea del Nord Kim Jong-un. Ieri si era appreso dell'uccisione di Jong-Nam all'aeroporto di Kuala Lumpur, in Malesia. Lo hanno assassinato due donne, diceva l'emittente Chosun, una tv via cavo sud-coreana, fra le prime a lanciare la notizia. "Avvelenato con uno spray chimico", spiegavano ancora i media, sostenendo che le due presunte killer fossero agenti segreti di Pyongyang.

Ebbene, mentre l'Abc riferisce che le  due sospettate sono state trovate morte, la polizia malese arresta un'altra donna e ne diffonde la foto.  Le forze di sicurezza cercherebbero ora altri 4 uomini e una donna.

GIALLO - Le notizie sono piuttosto confuse. La donna arrestata, una "vietnamita tra i 20 e i 30 anni", sarebbe coinvolta nell'omicidio. Una telecamera del circuito chiuso di sorveglianza dell'aeroporto malese ha catturato una foto distinta della sospetta.  Il fermo-immagine è stato diffuso dallo Straits Times e dai media coreani. Dallo scatto si può vedere che la presunta killer è una donna dai tratti asiatici con una maglietta con la scritta "LOL" e una gonna blu. Nella mano destra impugna una piccola borsetta a tracolla. Il caso si gonfia, con anche la Cina che interviene dichiarando di "seguire con attenzione" gli sviluppi della vicenda. Seul parla di "omicidio brutale e disumano".

Ecco l'immagine diffusa dallo Straits Times e dai media coreani

image

CHI ERA - Kim-Jong-nam era il fratellastro maggiore del leader coreano. Il primogenito di Kim Jong-il, ex-leader della Corea del Nord, avuto dalla sua seconda moglie Song Hye-rim (ma alcune fonti sostengono mai sposata e quindi figlio illegittimo). Per un lungo periodo è stato ritenuto il successore del padre alla guida del Paese.  Lo chiamavano "piccolo generale", aveva una passione per il Giappone dove riusciva ad andare grazie a documenti falsi. Fino al 2001, quando viene arrestato all'aeroporto di Narita, vicino Tokyo, mentre tenta per l'ennesima volta di entrare illegalmente nel Paese. Voleva andare a Disneyland e proprio questo aspetto portò la notizia del suo fermo alla ribalta delle cronache. Il suo declino nel diritto alla successione del padre fu segnato da questo inconveniente e dalla sua lontananza da Pyongyang . Kim-Jong-nam viveva a Mosca per accudire la madre Sung Hye-Rim, famosa ex-attrice nordcoreana e concubina di Kim Jong-il, lasciato per le troppe scappatelle.

QUANDO VENNE RIMPATRIATO DAL GIAPPONE NEL 2001