Mercoledì 24 Aprile 2024

Francia, lasciano il governo altri due ministri: Bayrou e de Sarnez

Il ministro della Giustizia Bayrou è il leader del partito MoDem, finito nel mirino nell'inchiesta per impieghi fittizi agli assistenti al Parlamento europeo. Ieri per lo stesso motivo aveva lasciato la titolare della Difesa

Francois Bayrou, ministro della Giustizia francese (Lapresse)

Francois Bayrou, ministro della Giustizia francese (Lapresse)

Parigi, 21 giugno 2017  - Il governo francese perde quattro ministri in tre giorni, tre in meno di 48 ore. Dopo Richard Ferrand, e ieri Sylvie Goulard, oggi anche Francois Bayrou e Marielle de Sarnez hanno annunciato che lasceranno l'esecutivo.

Il ministro della Giustizia, Francois Bayrou, lo stretto alleato del presidente Emmanuel Macron è il leader del partito centrista, il Mouvement Democrate (MoDem), finito sotto l'inchiesta preliminare aperta poco prima delle elezioni politiche sul caso dei presunti impieghi fittizi agli assistenti al Parlamento europeo. 

In simultanea anche la ministra per gli Affari europei Marielle de Sarnez, ha annunciato che esce dal governo per guidare il gruppo di MoDem all'Assemblea nazionale. 

Il 19 giugno Macron aveva chiesto al fido ministro della Coesione territoriale, Richard Ferrand, di lasciare per assumere l'incarico di capogruppo di "Republique En Marche" all'Assemblea nazionale. 

Ieri invece era stata il ministro della Difesa Sylvie Goulard, altra MoDem, a fare un passo indietro per poter dimostrare la sua "buona fede" se verrà interrogata nell'ambito dell'inchiesta sugli assistenti parlamentari.

E scricchiola anche la poltrona della ministra del Lavoro Muriel Pénicaud, su cui incombe l'ombra di un'inchiesta sul viaggio a La Vegas del presidente francese Emmanuel Macron, ai tempi in cui era ministro dell'Economia. Il portavoce del governo Christophe Castaner ostenta sicurezza e stamani ha detto di non essere "preoccupato". Prima di diventare ministra del Lavoro Pénicaud guidava Business France, l'agenzia pubblica per le start-up al centro dell'inchiesta. Ieri la sede dell'agenzia, insieme a quella del gruppo pubblicitario Havas, sono state perquisite. 

All'attacco l'opposizione di destra di Les Republicains, che con il deputato Eric Ciotti ha sottolineato che nel giro di poche settimane ci sono già "cinque ministri al tappeto, cinque ministri coinvolti in inchieste giudiziarie.