Una ferita della sparatoria all'aeroporto di Fort Lauderdale (Olycom)
Miami, 7 gennaio 2017 - Le autorità federali statunitensi non escludono la pista del terrorismo in relazione all'attacco all'aeroporto internazionale di Fort Lauderdale-Hollywood dove ieri un uomo ha sparato e ucciso cinque persone e ferito altre otto.
L'Fbi ha precisato che i fatti vengono analizzati "da ogni prospettiva" e a questo proposito si sta indagando sulla vita dell'assalitore, identificato come Esteban Santiago, statunitense di 26 anni. E' atterrato in Florida appositamente per colpire, riferisce l'agente speciale federale George Piro. Si sta cercando di capire se l'uomo, che dovrebbe comparire lunedì in un tribunale della contea di Broward, abbia disturbi mentali o sia legato a qualche gruppo terroristico.
Da notare che nel passato era stato fotografato con la mano con un dito in alto, il saluto comunemente usato dai jihadisti dell'Isis prima di imbarcarsi in una missione suicida. L'Fbi ha però anche confermato che nel novembre scorso Santiago si era presentato in una sede del Bureau ad Anchorage, in Alaska, e il suo comportamento confuso aveva fatto sì che fosse messo in custodia per una valutazione psicologica. In quell'occasione aveva raccontato che l'intelligence americana lo controllava e lo forzava a guardare video dello Stato Islamico.
CHI E IL KILLER - Santiago è nato in New Jersey, ma a due anni si è stato trasferito con la famiglia nel territorio americano di Puerto Rico. Cresciuto nella città costiera di Penuelas, è entrato nella Guardia Nazionale dell'isola, con cui è andato in missione in Iraq. Nell'agosto dell'anno scorso è stato però espulso dall'esercito per risultati insoddisfacenti. Il fratello ha confermato che Esteban recentemente era stato sottoposto a cure psichiatriche e che la famiglia aveva ricevuto una telefonata della sua compagna che li avvertiva della situazione.
Santiago è arrivato in volo da Anchorage, in Alaska, sul volo Delta 2182 che ha fatto una sosta a Minneapolis venerdì mattina, con una pistola, regolarmente denunciata, nel suo bagaglio registrato e imbarcato. A bordo ha avuto una lite con altri passeggeri. Il 26enne, che indossava una t-shirt di Guerre Stellari, ha prelevato la valigia nella sala recupero bagagli del terminal 2 dello scalo, è andato in bagno per caricare la pistola e poi ha cominciato a sparare alla gente, mirando alla testa.
