Lunedì 29 Aprile 2024

Nomine di Stato, Moretti a terra. Profumo in pole per Leonardo

L'ad paga la condanna di Viareggio. Eni ed Enel, due conferme

Alessandro Profumo (Ansa)

Alessandro Profumo (Ansa)

Roma, 17 marzo 2017 - Un faccia a faccia durato un paio d’ore, un incontro per preparare le liste per il rinnovo dei consigli delle cinque grandi aziende di Stato. Il premier Paolo Gentiloni e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan hanno voluto mettere a posto i tasselli del puzzle delle nomine, lontani da orecchie interessate. L’obiettivo era quello di stilare le liste per stasera, in modo da fornire i nomi di Enel, Eni e Leonardo-Finmeccanica a borsa chiusa, per non turbare i mercati. La più importante, però, è la reazione delle borse alla sostituzione di Mauro Moretti come ad di Leonardo. Il ritorno ai dividendi e la radicale pulizia dei bilanci, non hanno tolto dalla testa di Moretti la spada di Damocle della condanna in primo grado per la strage di Viareggio. La durissima lettera inviata a Padoan dai familiari delle vittime è stata l’ultima goccia. 

Al posto di Moretti, il Governo ha in mente di piazzare Alessandro Profumo, ex ad Unicredit e presidente di Mps. Oggi Profumo è presidente di Equita Sim, società che ha seguito con attenzione il dossier delle nomine nei colossi che vedono il Governo principale azionista. Il suo nome rassicura anche gli investitori istituzionali, fondi stranieri che ormai hanno più del 50% di Leonardo-Finmeccanica, anche se, per vocazione, non si preoccupano della governance e si limitano ad esprimere consiglieri di minoranza. Ha prevalso quindi l’idea di Gentiloni e Padoan, di scegliere un candidato esterno. Resteranno quasi certamente al loro posto Claudio Descalzi, ad di Eni, nonostante i guai giudiziari per la Nigeria, e Francesco Starace, ad di Enel. Così come saranno confermati i cinque presidenti: l’ex capo della polizia Giovanni De Gennaro a Leonardo, Catia Bastioli a Terna, Emma Marcegaglia a Eni, Patrizia Grieco a Enel e Luisa Todini a Poste Italiane. Le altre due poltrone eccellenti sono ancora in ballo: Francesco Caio potrebbe farcela a salvare la sua come ad di Poste, nonostante l’ira del governo per Pioneer comprata dai francesi di Amundi. Se dovesse saltare, l’attuale ad di Terna Matteo Del Fante potrebbe prendere il suo posto. Ma, vista l’aria che tira su fiorentini e Giglio magico, meglio per Del Fante restare a Terna. 

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