Mercoledì 24 Aprile 2024

Manovra 2017, Padoan: "Non è spot, siamo in regola"

Il ministro dell'Economia rivendica l'impianto di una finanziaria giusta e senza condoni. Sui migranti: "L'Italia si fa carico di una grande emergenza"

Pierre Moscovici con Pier Carlo Padoan (Ansa)

Pierre Moscovici con Pier Carlo Padoan (Ansa)

Bruxelles, 18 ottobre 2016 - Il testo della manovra italiana è arrivato a Bruxelles. Nel documento si conferma la stima di una crescita dell'1% nel 2017 e la scelta di alzare il deficit fino al 2,3% rispetto al 2% indicato nella nota di aggiornamento del Def. "La manovra - ha sottolineato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan - non è uno spot elettorale, fa bene alla crescita del Paese. I numeri che presento a Bruxelles andranno valutati ma a nostro avviso siamo in regola perché il deficit continua a scendere".

PAGARE TUTTI - A unomattina, illustrando la manovra, Padoan esemplifica: "Ampliando la base imponibile, e da inizio anno ci sono stati 4 miliardi" di entrate in più anche dalla lotta all'evasione, "tutti paghiamo meno, e il canone Rai è un esempio di questa strategia".

EQUITALIA. A proposito della chiusura di Equitalia, il ministro ha ribadito che "la riscossione continuerà in forme che stiamo valutando da parte dell'Agenzia delle entrate". La scelta rientra nella "strategia del governo" sulla riforma dell'amministrazione tributaria che ha "due pilastri: un rapporto amministrazione-contribuente di collaborazione che rende la vita più facile a chi paga le tasse e aumenta il gettito per lo Stato". Inoltre, sottolinea Padoan, la rottamazione delle cartelle di Equitalia "non è assolutamente un condono" perché si paga "il dovuto". E lo stesso vale per la voluntary bis focalizzata anche sul contante: "per l'emersione del contante, la voluntary propone un meccanismo con cui si invitano i possessori di questa ricchezza occulta a farla emergere. Ricchezza su cui bisogna pagare delle imposte".

MIGRANTI - "Nel momento in cui spendiamo i nostri soldi per fronteggiare la grande tragedia dei migranti rendiamo un servizio fondamentale all'Europa. Ci tengo a ribadirlo, non è semplicemente il chiedere qualche euro in più in cambio di queste cose ma riconoscere il grande sforzo del Paese", insiste poi il  ministro Padoan ospite di Uno Mattina, ricordando che il governo ha chiesto al Parlamento l'autorizzazione a passare da un deficit del 2% al 2,3% "proprio in virtù delle spese eccezionali che sono quelle dei terremoti e della ricostruzione e dei migranti che purtroppo non diminuiscono ma aumentano. Si tratta di una grande emergenza di cui l'Italia si fa carico per se stessa ma anche per tutta l'Europa, perché noi siamo il confine meridionale dell'Europa". Con il deficit al 2,3% il ministro ha anche ribadito che l'Italia è dentro le regole perché si tratta «di un abbattimento e non di un aumento di questa grandezza come spesso sento dire purtroppo, perché nel 2016 è al 2,4%, nel 2017 del 2,3%.

PENSIONI - C'e' sempre qualcuno che rimane "scontento" perché voleva di più, ma "quasi 7 miliardi di euro in tre anni sulle pensioni sono tanti soldi", dice il ministro in tv. Le misure sulle pensioni contenute nella manovra permettono di "far avere più soldi a chi ne ha bisogno" mantenendo "la sostenibilità e la solidità del sistema pensionistico". Inoltre, "un milione e duecento mila italiani in più avranno la quattordicesima".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro