Mercoledì 24 Aprile 2024

Lavoro, Inps: giù le assunzioni stabili. Sono solo una su quattro

I dati dei primi 5 mesi del 2017: +729mila contratti. Boom del lavoro a chiamata dopo l'abolizione dei voucher

Una manifestazione sul lavoro (Ansa)

Una manifestazione sul lavoro (Ansa)

Roma, 21 luglio 2017 - Crescono le assunzioni, soprattutto a tempo determinato, ma calano i contratti stabili ed è boom di contratti di lavoro a chiamata. Questo il quadro che emerge dall'Osservatorio Inps sul precariato, relativi ai primi 5 mesi del 2017. Tra gennaio e maggio del 2017, spiega l'Istituto, si è registrata "un'ulteriore riduzione dell'incidenza dei contratti a tempo indeterminato sul totale delle assunzioni (25,9%) rispetto ai picchi raggiunti nel 2015 quando era in vigore l'esonero contributivo triennale per i contratti a tempo indeterminato" e per lo stesso periodo si registrava un 40,7% di nuovi contratti a tempo indeterminato. In partica, dunque, solo un'assunzione su 4 risulta stabile. 

Complessivamente, spiega l'Inps, le assunzioni nel periodo gennaio-maggio di quest'anno, riferite ai soli datori di lavoro privati, sono risultate 2.736.000, in aumento del 16,0% rispetto a gennaio-maggio 2016. Il maggior contributo è dato dalle assunzioni a tempo determinato (+23,0%), mentre sono diminuite quelle a tempo indeterminato (-5,5%). A livello generale, oltre all'incremento dei contratti di somministrazione a tempo determinato (+14,6%), appare particolarmente significativa la crescita vigorosa dei contratti di lavoro a chiamata a tempo determinato, che, sempre nell'arco temporale gennaio-maggio, passano da 76.000 (2016) a 165.000 (2017), con un incremento del 116,8%. Un boom che, spiega, può legato alla necessità di trovare "sostitutivi dei voucher", cancellati a marzo.

RIPRESA OCCUPAZIONALE - Il saldo tra assunzioni e cessazioni è pari a +729.000, superiore a quello del corrispondente periodo sia del 2016 (+554.000) che del 2015 (645.000). Su base annua, il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi), a maggio 2017, risulta positivo e pari a +497.000. Tale risultato cumula la crescita tendenziale dei contratti a tempo indeterminato (+21.000), dei contratti di apprendistato (+48.000) e, soprattutto, dei contratti a tempo determinato (+428.000, inclusi i contratti stagionali e i contratti di somministrazione). Queste tendenze sono in linea con le dinamiche osservate nei mesi precedenti e attestano il proseguimento della fase di ripresa occupazionale.

GIU' I CONTRATTI STABILI - Frenano però nei primi cinque mesi del 2017 i contratti stabili: sono stati 43.465 in più, con un calo del 36,7% rispetto allo stesso periodo del 2016. Nel periodo gennaio-maggio 2017 i datori di lavoro privati hanno stipulato 529.412 nuovi rapporti di lavoro, le trasformazioni a tempo indeterminato sono state 116.540 e 33.642 gli apprendisti trasformati a tempo indeterminato, mentre le cessazioni sono state 636.129, per un saldo positivo di 43.465 unità. Il numero è inferiore del 36,7% rispetto al saldo positivo di 68.706 contratti stabili registrato nello stesso periodo del 2016.

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