Domenica 5 Maggio 2024

Calcio, ombre anche sui diritti tv: patto 'anti concorrenza', Finanza da Sky, Mediaset e Lega

I controlli d'intesa con l'Antitrust nell'ambito di accertamenti sulle stagioni 2015-2018. Sotto la lente accordi tra Sky e Mediaset che anche la Lega calcio avrebbe favorito

Una telecamera all'interno dello stadio Meazza a Milano (Ansa)

Una telecamera all'interno dello stadio Meazza a Milano (Ansa)

Roma, 19 maggio 2015 - Lega e pay tv sotto lente per presunti accordi sui diritti televisiviNell'ambito di accertamenti sulle stagioni calcistiche 2015-2018- secondo quanto apprende l'ANSA - finanzieri del nucleo speciale Tutela Mercati, d'intesa con l'Autorità Garante della Concorrenza, stanno eseguendo ispezioni a Milano e Roma nelle sedi della Lega calcio di serie A e di alcune pay-tv.

L'ipotesi investigativa è che l'esito finale della vendita dei diritti televisivi per le stagioni calcistici 2015-2018 sia stato alterato da un accordo restrittivo della concorrenza. Un'intesa che sarebbe avvenuta fra i principali operatori attivi a livello nazionale sul mercato, vale a dire Sky e Mediaset. La stessa Lega calcio, in violazione di disposizioni europee - ipotizzano gli investigatori - avrebbe favorito gli accordi. 

MALAGO': FORSE ATTO DOVUTO - "Un'ispezione, un controllo o una verifica non devono significare necessariamente che ci sono delle cose che non funzionano. Magari c'è stata una denuncia e può essere definito formalmente un atto dovuto". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sulle ispezioni della Guardia di Finanza legate ai diritti tv. 

LA SPARTIZIONE - L'assegnazione dei diritti tv per le stagioni in questione è datata 26 giugno 2014 e arriva dopo settimane di trattative e accuse incrociate tra i concorrenti e una delle assemblee di Lega più lunghe della storia. Con il sì di tutti i club e l'astensione della sola Fiorentina, il pacchetto A (quello che assegna in esclusiva le partite delle otto principali squadre italiane sul satellite) va a Sky Italia che ha presentato un'offerta di 357 milioni. I pacchetti B (quello che assegna le partite delle otto squadre piu' importanti sul digitale terrestre) e D (che vede inclusi gli scontri tra le altre 12 squadre di serie A) vengono aggiudicati a Rti (Mediaset) rispettivamente per 280 e 306 milioni.

Alla fine, la rete di Murdoch mantiene l'esclusiva satellitare di tutte le 380 partite della stagione di serie A (per 572 milioni di euro l'anno) acquisendo le partite inserite nel pacchetto D da Mediaset mentre il Biscione si garantisce la diretta di 248 match, con tutte le big, in campo (373 milioni di euro) sul digitale terrestre.

Risultato: la Lega Calcio ottiene 943 milioni di euro a stagione, 111 in più del triennio precedente ma un centinaio in meno rispetto a quanto era emerso dall'apertura delle buste. Le offerte di partenza erano infatti 13 e vedevano tra i 'competitor' anche Fox ed Eurosport. "La delibera - spiega ad assemblea finita il presidente della Lega, Maurizio Beretta - tiene conto di una valorizzazione dei ricavi e soprattutto degli interessi degli utenti e dei consumatori, attraverso un'assegnazione sulle piattaforme su cui gli operatori sono consolidati".

INFRONT: COLLABORIAMO  - "Infront ha messo a disposizione dell'Antitrust ogni documento richiesto e sta già collaborando con la stessa all'accertamento della correttezza dei fatti". Così l'advisor per i diritti tv della Lega commenta con l'Ansa le ispezioni della Guardia di finanza. Infront "è a conoscenza dell'istruttoria avviata dall'Antitrust in relazione alla vendita dei diritti tv nel mercato domestico - spiega ancora l'advisor - per il periodo 2015-2018 e conferma che stamani funzionari dell'Antitrust, assistiti dalla Guardia di Finanza, si sono recati presso la propria sede a Milano".

"INFRONT E' GALLIANI" - "Infront è Galliani". A collegare l'amministratore delegato del Milan e la società leader in Italia nella gestione dei diritti sportivi è Vittorio Caligani, l'editorialista della rivista on line TuttoLegaPro.com, al telefono con il direttore sportivo de L'Aquila Ercole Di Nicola. Il riferimento a Galliani ed Infront è nella stessa telefonata, contenuta negli atti dell'inchiesta di Catanzaro, in cui i due parlano della presunta influenza del presidente della Lazio Claudio Lotito sul presidente della Figc Carlo Tavecchio e su Macalli. !Dimmi una cosa - chiede al suo interlocutore Di Nicola - lui (Lotito, ndr) è proprietario di Lazio, Salernitana, Bari e Brescia?". "Lui adesso - risponde Galigani - con Infront insieme a Galliani, che è un paraculo Galliani, hanno preso anche il Brescia. Infront è Galliani. Infront è Galliani!". "Quindi - chiosa Di Nicola - Lazio, Salernitana, Brescia e Bari!".