Giovedì 16 Maggio 2024

Calcioscommesse, intercettazione su Lotito: "Minaccia Tavecchio e Macalli"

Agli atti dell'inchiesta di Catanzaro c'è anche una telefonata tra i dirigenti Caligani e Di Nicola dove si parla degli stretti intrecci tra Infront, Galliani e Lotito. Fallito un tentativo di combine sul Sassuolo

Claudio Lotito e Mario Macalli (Ansa)

Claudio Lotito e Mario Macalli (Ansa)

Catanzaro, 19 maggio 2015 - Un'ordinanza di oltre mille pagine, piena di intercettazioni, per chiarire nei minimi dettagli quali erano i trucchi e le strategie per falsare partite e campionati di calcio. L'inchiesta Diry Soccer ha sollevato un polverone che nasconde dentro di tutto. La maxi-operazione che ha portato al fermo di oltre 50 persone, tra cui allenatori, giocatori e dirigenti di squadre di Lega Pro e serie D è sconvolgente. Interi campionati pilotati da gruppi di malavitosi con l'obiettivo di incassare le puntate di scommesse illecite. Ventotto le partite sotto la lente d'ingrandimento della Dda di CatanzaroDiciassette incontri dei gironi A, B e C di Lega Pro e 11 partite della lega Dilettanti. Una tentativo di combina fallito per il Sassuolo e le ombre che si espandono anche sulla serie B.

INTERCETTAZIONI, SPUNTANO GALLIANI, LOTITO E LA INFRONT - Nelle intercettazioni agli atti dell'inchiesta spuntano Adriano Galliani, Claudio Lotito e la società Infront. "Infront è Galliani". A collegare l'amministratore delegato del Milan e la società leader in Italia nella gestione dei diritti sportivi è Vittorio Caligani, l'editorialista della rivista on line TuttoLegaPro.com, al telefono con il direttore sportivo de L'Aquila, Ercole Di Nicola. Il riferimento a Galliani e Infront è nella stessa telefonata in cui i due parlano della presunta influenza del presidente della Lazio, Claudio Lotito, sul presidente della Figc Carlo Tavecchio e su Macalli. "Dimmi una cosa - chiede al suo interlocutore Di Nicola - lui (Lotito, ndr) è proprietario di Lazio, Salernitana, Bari e Brescia? Lui adesso - risponde Galigani - con Infront insieme a Galliani, che è un paraculo Galliani, hanno preso anche il Brescia. Infront è Galliani. Infront è Galliani". "Quindi - chiosa Di Nicola - Lazio, Salernitana, Brescia e Bari".

TAVECCHIO E MACALLI - Nella stessa telefonata si parla anche del presidente Figc Carlo Tavecchio e del n.1 della Lega Pro, Mario Macalli: "Macalli e Tavecchio sono due rincoglioniti...in mano a Lotito, che li ricatta".

UN INDAGATO: "IN B UNA COMBINA A SETTIMANA" - "Ogni settimana in B ne fanno una". È la frase intercettata in cui, Ernesto Di Nicola, direttore sportivo de L'Aquila parla con un investitore albanese. Frase che fa ritenere agli investigatori che anche la serie B non sia stata immune da combine, anche se al riguardo non esistono prove certe dal momento che non è stato dimostrato se l'accordo vi sia stato e chi, eventualmente, abbia ricevuto il denaro per alterare il risultato delle gare. Due le partite al centro delle attenzioni: Livorno-Brescia e Crotone-Catania.

POMIGLIANO-BRINDISI - Tra le partite sospette di combine, invece, c'è Pomigliano-Brindisi del 14 dicembre del 2014, finita 0-4.  "Si sono mangiati due gol a porta vuota", dice in una intercettazione telefonica, uno degli indagati, il calciatore della Puteolana Emanuele Marzocchi, che aggiorna in tempo reale Antonio Ciccarone, uno dei presunti vertici dell'associazione che, una volta assicuratisi il risultato, così come prestabilito, commentava: "Io e te abbiamo fatto il capolavoro". Per la gara il presidente del Brindisi, Antonio Flora, avrebbe versato - secondo quanto emerge dalle indagini - 15mila euro.

LA COMBINA FALLITA DEL SASSUOLO - Nel mirino dell'organizzazione criminale era finita anche la gara di Coppa Italia tra Sassuolo e Pescara, con un tentativo di combine poi fallito.