Martedì 30 Aprile 2024

DAVIDE E' PRONTO PER FARE IL GOLIA

dall'inviato Angelo Costa La Spezia GRAN bella tappa, bellissimo vincitore: a 22 anni, per rivelarsi in tutta la sua classe, Davide Formolo sceglie una ribalta importante e soprattutto un'interpretazione da vero primattore. Su un tracciato che agita la corsa come un barman scuote lo shaker, il veronese con la faccia da bimbo va subito in fuga, lavora tutto il giorno, infine stacca i compagni d'avventura prima dell'ultima salita, vedendoli titubanti, per andarsi a godere da solo la festa. Da quando ha messo il naso ai piani nobili del ciclismo è la prima: probabilmente, di una lunga serie. Benedetto Giro: dopo pochi giorni ci consegna un ragazzo atteso, di quelli che in bici portano a spasso personalità e zero paure. Uno che, oltre al suo talento, sa ascoltare la testa: un mix che lo proietta subito in copertina, al netto della carta d'identità e dei consigli dei presunti tecnici da bar televisivo, pronti a chiedergli di ribaltar la corsa rosa dopo avergli consigliato di crescere con calma. Raccomandazioni inutili con i predestinati come Formolo: non puoi calcolarli, ci pensano loro a prendersi la ribalta. E' un giorno speciale come tutti quelli in cui hai la sensazione che a vincere non sia stato uno uguale agli altri: Formolo se lo costruisce con una tappa in cui non sbaglia nulla e lo decora con una frase che ne illustra bene l'impronta. Oggi mi sono proprio divertito' è la prima cosa che gli viene in mente, come capita a chi si alimenta di passione. Servono quella e la voglia di lavorare, altrimenti non vai in bici e non arrivi in alto', è la ricetta di un ragazzo che si rivede in Ivan Basso, che un anno fa ha perso il tricolore della bici allo sprint con Nibali e che ha una regola sola: Dare il meglio di me, sempre'. DANDO il meglio di sé, Formolo, per gli amici Roccia proprio perché non conosce il verbo mollare, evita che la sua giornata venga rovinata dalle squadre dei favoriti, pronte a farsi i dispetti anche alla vigilia del primo esame in quota all'Abetone. Pasticcia un po' la Tinkoff di Contador, che infila nella fuga di giornata Kreuziger e inspiegabilmente si mette ad inseguire, deve sudarsi la rincorsa l'Astana di Aru, finendo per far perder tempo prezioso ad un uomo di classifica come Uran. Alla fine, tutti contenti: Squadra perfetta', dice il favorito spagnolo, ho capito di aver accanto uno gruppo splendido', ribadisce lo sfidante sardo, aspettando di capire chi oggi pagherà più degli altri la fatica. Sorride anche Simon Clarke, terzo australiano a salire sulla giostra rosa del suo team: prende la maglia dopo aver alzato le braccia sul traguardo, convinto di aver vinto la tappa. In una giornata di belle figure, una bellissima figuraccia.