Lunedì 29 Aprile 2024

Ressa a Torino, Minniti: stop a eventi senza massima sicurezza

Fuori dal coma il bambino calpestato dalla folla. La procura acquisisce la documentazione sulla gestione dell'evento. Scagionato il ragazzo a torso nudo

L'accesso al parcheggio di piazza San Carlo con la balaustra distrutta (Ansa)

L'accesso al parcheggio di piazza San Carlo con la balaustra distrutta (Ansa)

Torino, 5 giugno 2017 - E' fuori dal coma il bambino calpestato dalla folla nella tragica notte di Piazza San Carlo a Torino. Il piccolo è uno dei sette casi gravi sugli oltre 1.500 rimasti feriti dalla calca di gente impazzita, durante la finale di Champions proiettata su un maxischermo della piazza, a causa di un falso allarme bomba. Intanto la procura del capoluogo piemontese ha aperto un fascicolo d'indagine a carico di ignoti per i reati di "lesioni personali plurime", anche gravissime. Il procedimento riguarda anche possibili "omissioni". Gli inquirenti hanno infatti cominciato ad acquisire documentazione amministrativa su diversi fronti: le misure di sicurezza e di prevenzione, le modalità di accesso alla piazza, le eventuali autorizzazioni rilasciate alla vendita dei prodotti, comprese le bevande in bottiglia di vetro.

E sulla questione sicurezza è intervenuto anche anche il ministro dell'Interno, Marco Minniti. "Di fronte ai feriti di Torino e a chi è ancora in ospedale, l'impegno che dobbiamo prendere tutti è che le istituzioni devono coralmente creare le condizioni perché certi fatti non succedano più. Se non ci sono i requisiti non si farà l'evento - ha detto il capo del Viminale -. Se l'evento non garantisce il livello massimo di sicurezza è chiaro che non può farsi. Il nostro obiettivo è permettere tutti i 1700 eventi in programma per l'estate in un contesto di tranquillità".

I FERITI - Resta in rianimazione e in prognosi riservata, ma comincia a respirare da solo Kelvin, il bambino di 7 anni ricoverato all'ospedale Regina Margherita. L'ultimo bollettino medico dell'ospedale Regina Margherita parla di "sedazione ridotta al minimo", con il piccolo che non è più in coma farmacologico. Sempre gravi ma stabili, invece, le due donne ricoverate in rianimazione alle Molinette. 

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LE INDAGINI - Ieri era stato diffuso sul web un video di un ragazzo a torso nudo, con lo zainetto sulle spalle, fermo nel caos di piazza San Carlo. Sui media era avanzata l'ipotesi che fosse stato questo episodio a scatenare il panico, definitivamente smetita dalle indagini. Il giovane è stato ascoltato dagli investigatori ed è emerso che voleva semplicemente tranquillizzare la folla. La visione integrale del filmato da parte degli inquirenti e l'interrogatorio mostra, secondo fonti investigative riportate dalle agenzie, che era ubriaco e si vede piangere nel video abbracciato a un paio di amici.  

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LE POLEMICHE - Intanto continuano le polemiche sulla presenza delle bottiglie di vetro, che rompendosi, nella calca, hanno causato il  maggior numero di feriti. "L'ordinanza antivetro? Come sapete, è stata dichiarata incostituzionale", ha commentato il questore di Torino, Angelo Sanna. "Abbiamo fatto molto di più - ha aggiunto il questore a margine della cerimonia per la festa dei carabinieri - di quanto fatto in precedenza, compreso in occasione della precedente partita di Champions League con il Barcellona. Ora stiamo rielaborando tutta la situazione, in particolare per comprendere i motivi di questa tragedia, che definisco così per l'alto numero dei feriti". 

"L'evento ha seguito una prassi di atti amministrativi e di supporto organizzativo ormai consolidata", ha invece affermato la sindaca Chiara Appendino in Consiglio comunale. "Va precisato poi - ha aggiunto - che anche in eventi recenti, che hanno visto un numero similare di persone, non sono stati adottati ulteriori provvedimenti di limitazione alla vendita di alimenti o bevande in vetro o lattine, anche alla luce della sanzionabilita' della vendita abusiva comunque prevista dalle norme vigenti". Appendino ha anche ricordato che "la Polizia Municipale aveva previsto la presenza di 106 unità per il controllo della zona del centro e di 20 unità per il controllo della zona del Parco Dora". 

GRILLO SCONFESSA AIROLA - Ci vuole invece l'intervento di Beppe Grillo per mettere a tacere un'altra polemica, quella sul senatore pentastellato Alberto Airola, che dopo i fatti di Torino aveva scritto su Facebook un post in cui parlava di "presunti feriti" e di "numeri farlocchi". Il senatore si era poi scusato - "mi unisco alla vicinanza e al dolore dei feriti", aveva ritrattato - a seguito delle polemiche scatenate sui social. Oggi arriva il secco chiarimento del leader 5 Stelle Beppe Grillo. "Alberto Airola si è espresso a titolo personale e non parla a nome del MoVimento 5 Stelle". "Tutto il MoVimento 5 Stelle - prosegue un post scriptum in coda al post di presentazione del programma M5S in tema di Sanità - è vicino ai feriti e ai loro familiari, a tutti i torinesi e - si aggiunge - alla sindaca Chiara Appendino in questo momento di difficoltà".

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