Lunedì 29 Aprile 2024

Terremoto-castigo, Radio Maria sospende il teologo

Nonostante la condanna del Vaticano, don Giovanni Cavalcoli conferma tutto: "Siamo peccatori, cadiamo sotto i castighi divini". La Cei: "Paganesimo senza limiti"

Il teologo domenicano padre Giovanni Cavalcoli (Ansa)

Il teologo domenicano padre Giovanni Cavalcoli (Ansa)

Città del Vaticano, 5 novembre 2016 - Già ieri il Vaticano aveva preso le distanze da padre Giovanni Cavalcoli, che a Radio Maria aveva definito il terremoto un  "castigo divino" per le unioni civili. Ma il conduttore sotto accusa, lungi dal pentirsi o dal fare un passo indietro, aveva confermato tutto: "Ripassino il catechismo", aveva sostenuto il teologo domenicano parlando a La Zanzara su Radio 24.

E così oggi, tagliando la testa al toro, l'emittente cattolica ha sospeso Cavalcoli dalla trasmissione: "Radio Maria ritiene inaccettabile la posizione di padre Cavalcoli riguardante il terremoto e lo sospende dalla sua trasmissione mensile", dice una nota. Radio Vaticana spiega che la posizione del teologo "non è in linea con l'annuncio della misericordia che è l'essenza del cristianesimo e dell'azione pastorale di Papa Francesco", in questo modo allineandosi col Vaticano che aveva definito "deplorevoli" le affermazioni mandate in onda e aveva chiesto scusa ai terremotati.

La nota continua: "Radio Maria si scusa se tali espressioni possono aver offeso la sensibilità dei fratelli terremotati ed esprime loro piena solidarietà e vicinanza nella preghiera. Radio Maria assicura, come già in passato, i collegamenti di preghiera con le zone terremotate per far sentire loro la vicinanza di tutta la Chiesa".

La reazione di Giovanni Cavalcoli alla sospensione è un sostanziale 'obbedisco': "Io sono un religioso. È successo, mi è stato proibito tassativamente di rilasciare interviste. Sono sereno, sono un religioso e come religioso sono legato al rispetto", delle indicazioni che vengono dai superiori, dice il frate ravennate raggiunto telefonicamente dall'Ansa.

LA CEI - Anche la Cei si schiera con il Vaticano: "E' un giudizio di un paganesimo senza limiti" - dichiara monsignor Nunzio Galantino - Mi pare che la stessa emittente abbia per fortuna preso le distanze da questo giudizio che abbiamo potuto leggere".

L'OSSERVATORE ROMANO - La vicenda è stigmatizzata anche dall'Osservatore Romano che parla di "affermazioni offensive": il giornale della Santa Sede riferisce della dura presa di posizione del Sostituto alla Segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu, e della successiva decisione dell'emittente cattolica di sospendere la trasmissione. L'Osservatore ricorda anche come il Papa invece abbia mostrato tutta la sua vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto, anche con la sua visita il 4 ottobre. E riporta infine le parole del Segretario di Stato il cardinale Pietro Parolin sulla Chiesa della prossimità, "la Chiesa che si fa vicina all'uomo che soffre. In questo momento, questi nostri fratelli e queste nostre sorelle stanno soffrendo molto".

PADRE CAVALCOLI INSISTE - "La Bibbia dice che siamo tutti peccatori e allora, cadiamo sotto i castighi divini", a ribadito a Radio Capital padre Calvacoli. "La morte è conseguenza del peccato, il terremoto è una conseguenza - aggiunge - La Bibbia dice che la morte è conseguenza del peccato, gli omosessuali, sono i più colpevoli perché il loro è un peccato contro natura". Più semplicemente, padre Cavalcoli spiega che "il delitto merita la punizione, tutto qui - dice - Solo che il Papa insiste molto sulla misericordia.... ". Secondo il teologo poi, "è in atto una manovra della massoneria contro Radio Maria. In ogni caso - tranquillizza - non bisogna impressionarsi perché Cristo ha trasformato il castigo in redenzione, il segreto è quello lì, capito?".

ADINOLFI / Lite in diretta: "Non era padre Livio"  

L'AUDIO DEL 30 OTTOBRE