Mercoledì 8 Maggio 2024

Gasdotto Tap, blitz della polizia. Circondato il presidio degli attivisti

Gli agenti hanno bloccato nel presidio gli attivisti, distrutto le barricate e posto un cordone di sicurezza ai lavori per la sistemazione degli ultimi ulivi

La polizia a difesa del cantiere Tap (Ansa)

La polizia a difesa del cantiere Tap (Ansa)

Lecce, 27 aprile 2017 - Blitz all'alba delle forze dell'ordine a Melendugno, in Puglia. Prima gli agenti hanno circondato il presidio per impedire che i manifestanti intralciassero le operazioni di messa in sicurezza di 43 ulivi rimasti nella prima area di cantiere per la costruzione del gasdotto Tap, in località San Basilio, a San Foca. Poi con le ruspe hanno abbattuto le barricate erette nelle strade a ridosso della zona Tap dopo la sentenza del TAR Lazio.

Una cinquantina di persone sono rimaste bloccate all'interno del presidio, mentre altre decine si sono portate davanti al cordone di polizia e hanno intonato cori e slogan contro Tap. 

Il blitz della polizia ha consentito di dare il via alla sistemazione degli ultimi 11 ulivi, già zollati, che ricadono nel cantiere. Per questi alberi è stato dato il via alle operazioni di messa in dimora in grandi vasi che vengono ora sistemati nell'area centrale del cantiere. La decisione era stata presa nei giorni scorsi al termine di una serie di incontri nella Prefettura di Lecce, ai quali hanno partecipato i vertici della Tap e il sindaco di Melendugno, Marco Poti. 

Nel cantiere resteranno anche altri 32 ulivi, già sistemati nei vasi nelle scorse settimane e non trasferiti nel sito di stoccaggio a causa delle proteste di cittadini e attivisti. Nel sito di stoccaggio a fine marzo erano stati trasferiti 157 alberi e 11 erano stati stoccati in un deposito. I lavori di costruzione del gasdotto dovranno comunque interrompersi a maggio, perché Tap ha assunto l'impegno di non interferire con la stagione turistica.