Domenica 5 Maggio 2024

Migranti, il sindaco di Lampedusa: "Minacce e donne molestate, ora basta"

Martello accusa: "Siamo abbandonati, chiudere l'hotspot"

Migranti tunisini nel Centro di accoglienza di Lampedusa (Ansa)

Migranti tunisini nel Centro di accoglienza di Lampedusa (Ansa)

Palermo, 16 settembre 2017 - Il sindaco di Lampedusa sbotta contro i migranti. "Minacce, molestie, furti. Lampedusa è al collasso, le forze dell'ordine sono impotenti, nel centro ci sono 180 tunisini molti dei quali riescono tranquillamente ad aggirare i controlli: bivaccano e vivono per strada. Chiedo che venga chiuso l'hotspot, una struttura inutile che non serve a niente", dice Totò Martello, che accusa: "Siamo abbandonati". 

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Martello denuncia: "I bar sono pieni di tunisini che si ubriacano e molestano le donne. Ricevo decine di messaggi di turisti impauriti, gli albergatori, i commercianti e i ristoratori subiscono quotidianamente, non ce la fanno più". "Nonostante il centro sia presidiato da polizia, carabinieri e guardia di finanza, i tunisini entrano ed escono come e quando vogliono. Non c'è collaborazione da parte delle istituzioni - accusa Martello - Siamo soli. C'è un grave problema di ordine pubblico, chiedo l'intervento diretto del ministro degli Interni". Il sindaco segnala diversi episodi: "Per due volte un fruttivendolo che si trova davanti alla stazione dei carabinieri ha subito il furto di fiaschi di vino. Ci sono furti continui nelle botteghe di abbigliamento e di alimentari, molestie nei confronti dei turisti. Se non si è grado di gestire questua situazione, poiché molti di questi sono delinquenti, che vengano messi in carcere".