Giovedì 16 Maggio 2024
PAOLA PASQUARELLI
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Dov'è Mario? Il ritorno di Guzzanti. "Intellettuale snob e comico trash"

L'attore si sdoppia nel nuovo programma Sky, dopo tre anni di assenza. Un esperimento che mescola satira e tensione

Corrado Guzzanti nella serie tv 'Dov'è Mario?' (Ansa)

Corrado Guzzanti nella serie tv 'Dov'è Mario?' (Ansa)

Roma, 19 maggio 2016 - Si puòessere un fine intellettuale progressista e insieme un verace comico romano. Soprattutto dopo un incidente automobilistico, un trauma cranico e un periodo di coma. Ci si risveglia in due, due persone con un unico volto, quello di Corrado Guzzanti. Autore ed interprete principale della serie tv “Dov’è Mario?”, 4 puntate in onda da mercoledì 25 maggio alle 21.10 su Sky Atlantic Hd, questa volta Guzzanti affonda la sua comicità nella figura della persona colta un po’ radical chic, fino ad ora sfuggita alle frecciate inclementi della satira. Anche se tra Mario Bambea, l’intellettuale, e Bizio, il comico, non si capisce chi sia il cattivo.  « In fondo lo sono entrambi – spiega Guzzanti – e in questa sta tutta la drammaticità di un racconto che vuole essere al tempo stesso leggero e divertente».

Come mai solo ora la satira s’interessa degli intellettuali?  «Perché prima questa figura era ben amalgamata al sistema e non strideva. Erano persone spesso antipatiche e snob che però avevano una funzione etica e morale. Oggi con, l’era Renzi, l’intellettuale è decisamente entrato in crisi, si è ridotto a personaggio televisivo, caricatura di se stesso, che s’incavola sempre, si lamenta, e così via. Per questo la satira lo ha messo a fuoco». 

Come e quando è nata questa idea?  «Nel lontano 2013 quando mi è venuta voglia di mettere in piedi un lavoro originale, diverso dai soliti show che comunque tornerò a fare. Mi piace l’idea che anche il genere comedy possa svilupparsi in una serie». 

Lei per chi tifa fra i due personaggi? «Non saprei proprio. Il coatto liberatorio ed esplosivo fa molta simpatia, ma dopo un po’ stanca. Un alter ego che non convince, così come non convince il povero intellettuale diviso a metà. L’unica cosa certa è che sono l’uno l’opposto dell’altro». 

Come riescono a convivere i due? «All’inizio la trasformazione non è proprio lampante ma poi, piano piano, si assiste ad una vera e propria lacerazione tra il Bambea intellettuale e il nuovo Bizio, volgare, quasi allergico alla cultura, desideroso solo di divertirsi e far divertire». 

Lei esce da un silenzio piuttosto lungo. Il suo ultimo lavoro, “Aniene”, risale al 2012. È stata un’autosospensione o cos’altro? «Esco da un periodo piuttosto nero della mia vita. Ho dovuto occuparmi di me stesso e delle mie cose personali. Ma ne esco con molta voglia di scrivere, più che di fare l’attore. Fare l’attore è un gioco, fare l’autore è un lavoro, il mio vero lavoro». 

Si può far satira su Renzi?  «Certo che si presta a satira, credo che i miei colleghi abbiano una buona materia su cui lavorare».

Nella serie 'Dov’è Mario?', diretta da Edoardo Gabbriellini, recitano, tra gli altri, una straripante Virginia Raffaele in versione escort di periferia, l’infermiera di origini romene Dragomira (Evelina Meghnagi), l’impresario interpretato da Nicola Rignanese e la gelida moglie (Rosanna Gentili). Il tutto condito da volti noti che si prestano a camei all’interno della serie, da Enrico Mentana a Michele Santoro, Marco Travaglio, Giovanni Floris e Lilli Gruber.