Sabato 18 Maggio 2024

Verdone: "Vorrei interpretare un ruolo drammatico, ma sono ansiolitico"

L'attore e regista ha parlato all''incontro ravvicinato' con il pubblico del suo film 'L'abbiamo fatta grossa' con Albanese

Tony Servillo, Paolo Sorrentino e Carlo Verdone  (Ansa)

Tony Servillo, Paolo Sorrentino e Carlo Verdone (Ansa)

Roma, 24 ottobre 2015 - Carlo Verdone in vena di battute alla Festa del cinema di Roma, all''incontro ravvicinato' con il pubblico, stasera insieme e Paola Cortellesi. L'attore e regista presentava il suo 'L'abbiamo fatta grossa' con Antonio Albanese, in uscita di Verdone.

Pubblico divertito dalle sue battute e le citazioni dei suoi personaggi. "Con Albanese mi sono trovato bene come mi sono trovato bene con la Cortellesi". Ma poi svela: "Io l'ho sempre detto in tempi non sospetti che ero un ammiratore di Paolo Sorrentino, ma mai avrei detto che avrei potuto fare parte del cast" de 'La grande Bellezza'. 

"Io ero tranquillo - ha spiegato Verdone - e ammiravo da come riusciva a mettere insieme questo grande mosaico, era un film difficile, girato con 3 macchine. Però mi è piaciuto. Mi sono anche detto 'Io prima o poi nella mia carriera vorrei interpretare un ruolo, sempre dove c'è ironia, ma con un argomento drammatico'. Anche se una signora me fa: 'ehh no, no, lei è il mio ansiolitico. 'La grande bellezza una volta e basta'". 

E Carlo poi si fa più serio: "Io non ne posso più, quando mi chiedono se mi sento l'erede di Alberto Sordi la risposta è 'no'. Sordi è un grande attore, che sta là, che non ha eredi, però ho dei modelli, che sono i grandi caratteristi della commedia italiana dal 1950 al 1960. Hanno esaltato ancora di più le commedie, ancora più dei loro protagonisti: i fratelli Carotenuto. Oppure Leopoldo Trieste, ne 'Lo sceicco bianco' di Fellini è sublime . Mai ho negato che il mio Furio di 'Bianco rosso e verdone' è un omaggio a Trieste de 'Lo sceicco bianco'".