Venerdì 3 Maggio 2024

Steve McQueen, una vita spericolata tra il cinema e le corse

Arriva per tre giorni in Italia, dal 9 all'11 novembre, il film documentario di Gabriel Clarke e John McKenna ripercorre la realizzazione della pellicola fortemente voluta da Steve sulla 24 Ore di Le Mans (Un flop che a distanza di anni è diventato cult).

Steve McQueen (da youtube)

Steve McQueen (da youtube)

Roma, 3 novembre 2015  - 'Steve McQueen: una vita spericolata' il film documentario per ricordare l'attore nel trentacinquesimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 7 novembre del 1980, arriva nelle sale italiane per tre giorni, dal 9 all'11 novembre. 

Il film documentario, distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, celebra la grande passione dell'attore per i motori e le corse. Steve McQueen era egli stesso un pilota: nel 1970 giunse secondo alla '12 Ore' di Sebring, celebre gara californiana. Steve McQueen (da youtube)

L'anno successivo realizzò il suo sogno portando sul grande schermo la '24 Ore' di Le Mans, raccontando il mondo delle corse attraverso le immagini della potenza, della velocità e il brivido del pericolo, nel modo più veritiero possibile. McQueen era disposto a tutto per far uscire il suo film incentrato su questa gara, anche a mettere a repentaglio la propria carriera.

Gabriel Clarke e John McKenna, i due registi di 'Steve McQueen: una vita spericolata' ripercorrono i travagliati mesi della produzione del film 'Le 24 Ore di Le Mans' diretto nel 1971 da Lee H.Katzin. la pellicola fu un flop al botteghino, ma oggi è considerato un 'cult' tra i film sull'automobilismo, anche grazie a materiale d'archivio inedito. 

Clarke e McKenna, che dal 2013 cercano materiali per il documentario, hanno ritrovato in un teatro di posa a Los Angeles oltre 500 scatole di nastri, che riportavano la dicitura 'Le Mans'. Si trattava del girato originale del film 'Le 24 Ore di Le Mans' che si pensava fosse andato perso. 

Il docufilm si avvele delle testimonianze di diversi membri del cast e della troupe di lavoro, tra cui Derek Bell, cinque volte vincitore a Le Mans; a David Piper, che perse una gamba durante le riprese; al co-protagonista di McQueen nel film, Sigi Rauch; e a Chad McQueen, figlio di Steve. A dare il via e a concludere la pellicola la voce di Steve McQueen in persona, estrapolata da una conversazione avvenuta poche settimane prima della sua scomparsa, per una forma di cancro ai polmoni causata dall'amianto, sostanza presente nelle tute dei piloti degli anni Settanta.