Giovedì 16 Maggio 2024

Morandi-Baglioni, Capitani coraggiosi tour, cd e radio

I due cantanti, dopo il successo delle 12 date al foro italico, riprendono il tour da Padova il 19 febbraio. Il 5 uscirà un doppio album. E infine 5 puntarte dedicate a loro su Rtl 102.5

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Milano, 8 gennaio 2016  - Da stasera parte Radio Capitani Coraggiosi, cinque puntate speciali ospitate da Rtl 102.5 che segnano il debutto radiofonico dei due miti della musica, Baglioni-Morandi, che nella prima puntata avranno come ospite Rosario Fiorello. 

Con 105 mila biglietti già venduti, tante date esaurite e numerose richieste di aggiungerne altre anche all'estero, è già un successo il tour dei Capitani coraggiosi scaturito dai 12 live dello scorso settembre all'Arena del foro italico. Da quelle serate è nato anche il doppio album live che uscirà il prossimo 5 febbraio. 

"Io ho conosciuto l'uomo Baglioni, non solo il cantante: è una persona molto generosa. Dopo questa avventura al Foro Italico di Roma io e Claudio siamo diventati amici: quando mi riprendeva lo faceva con affetto, premura, attenzione e soprattutto rispetto totale. Sono felicissimo di averlo conosciuto come uomo, mi sono arricchito cantando le sue canzoni anche se sono più difficili delle mie". Così Gianni Morandi alla conferenza stampa milanese di presentazione di Capitani Coraggiosi, il tour che partirà da Padova il 19 febbraio e girerà per le grandi arene indoor di tutta Italia. "Non ricordo mai un finale di concerto dove Baglioni è sorridente - aggiunge Morandi scherzando - ma sottolinea sempre cosa abbiamo sbagliato durante il concerto".

"E' stato bello riuscire a mettere insieme per questo progetto canzoni così diverse, ma che sono comunque legate, uniche, con due persone come me e Claudio che si amalgamano alla perfezione". "In questo nostro album che uscirà il 5 febbraio - aggiunge il cantante - ci sono canzoni che rinascono con nuovi arrangiamenti e nuovi modo di cantare, con interventi comuni". 

"Quando ho cominciato a lavorare con Claudio Baglioni, pensavo: 'Io questo sul palco me lo mangio". Lo racconta, scherzando, Gianni Morandi. Certo, ammette Morandi, "Claudio scriveva bellissime canzoni, ma io ero un cantante vero. Dentro di me, pensavo, sul palco farò la mia figura. Poi, però, mi sono trovato accanto Claudio, che ha un vocalità incredibile e una resistenza pazzesca, una super estensione vocale e allora ho avuto qualche dubbio". 

Dal punto di vista vocale "mi sono trovato in difficoltà - spiega Morandi - perché mi considero uno che conosce il mestiere, però ho trovato difficoltà a cantare con lui, anche perché è agguerrito, mi ha arreso la sua potenza vocale". "Ho parlato della voce di Baglioni anche a Biagio Antonacci, gli ho detto che Claudio ha una vocalità assurda. Biagio non ci credeva e voleva sfidarlo - racconta Morandi divertito - io gli ho detto che non ce l'avrebbe fatta. Siamo proprio ragazzi!". 

"Abbiamo la fortuna di avere scritto canzoni che hanno attraversato tanti anni, le mamme le hanno insegnate alle figlie, sono di memoria collettiva, come 'Strada facendo' o 'Piccolo grande amore'. Da parte dei giovani c'è anche la curiosità di vedere due professionisti veri che lavoro fanno nella pratica".

"I concerti, poi, sono sempre momenti molto importanti - continua Morandi - perché raccontano la storia di un artista. Nel nostro caso, con Capitani Coraggiosi, raccontano la storia di due persone che qualcosa di buono, nella vita, l'hanno fatto".

"Quando abbiamo cominciato a fare i cantanti non ci davano credibilità, ma noi abbiamo vissuto il momento migliore della musica, non solo italiana: quelli erano gli anni dei Beatles, dei Rolling Stones, di Bob Dylan. Per noi è stato un capitale intoccabile". Ha spiegato Morandi. "Il ricordo viene trasmesso tra le generazioni, le figlie accompagnano le mamme ai miei concerti e capiscono che quel tipo di musica tocca un po' anche loro - continua Morandi - Chissà se tra 30 anni si ricorderanno le canzoni di Fedez, non lo so proprio".

E tocca a Baglioni scherzare: "Quello che sta per cominciare sarà un tour molto serrato, faremo 20,24 concerti, dipende soprattutto dall'usura di Morandi". Dopo l'esperienza al Foro Italico di Roma, che è stata "interessante, anche i pronostici di questo nuovo tour sono buoni - spiega il cantante - il calendario si sta infittendo e siamo contenti". Dell'esperienza al Foro Italico, "ricordo che, appena finito il concerto, dicevo a Gianni tutto quello che avevamo sbagliato. Gianni rispondeva: 'Hai visto, Claudio, che belle le facce delle persone…'. Era più romantico di me".

"Con noi in tour avremo i nostri compagni di viaggio, polistrumentisti che hanno lavorato con noi tutto questo tempo. Riprenderemo in mano il repertorio guardando i brani più popolari e rimasti distintivi dei nostri repertori, ma la bellezza del live è potere ogni giorno aggiornarlo, senti proprio la voglia di non fare la fotocopia del giorno prima - continua Baglioni - Vogliamo mantenere come allestimento alcune cose speirmentali, come le scenografie virtuali, ma siamo cantanti e musicisti e quindi metteremo al centro la nostra voglia di cantare, il cuore di Gianni Morandi e le mie rotture di scatole".

"Morandi esiste da sempre, da prima del Big Bang. Gli hanno trovato un giorno per festeggiare il compleanno a caso, perché Morandi è sempre esistito e sempre esisterà". Scherza ancora Claudio. "Sanremo? Morandi o lo presenta lui il Festival, oppure possiamo proporci di presentarlo tutti e due il prossimo anno. Poi cantiamo anche un pezzo e vinciamo, dato che decidiamo noi chi far vincere". 

"A Gianni invidio la sua vivacità, lui si butta in mezzo al fuoco e ti tira dentro e tu ti bruci insieme a lui. Quando finisce il concerto, poi, lui starebbe tre ore sul palco a ringraziare le persone una per una, si è fatto un così grande pubblico proprio perché ringrazia sempre uno ad uno". "Nei nostri spettacoli ci sarà energia, entusiasmo, voglia di dare il meglio - continua Baglioni - non staremo certo lì a lagnarci, ci è andato tutto così tanto bene nella vita".