Martedì 7 Maggio 2024

Brasile, la ricetta del Dilma-bis: strenua lotta alla corruzione, rilancio rapido dell'economia

Giuramento e ritorno al Planalto per la 'Presidenta', vincitrice delle elezioni con qualche difficoltà. Ma l'orgoglio di aver azzerato la fame, per la prima volta nella storia del Paese, le ha regalato una seconda chanche per perfezionare il lavoro immane iniziato da Lula

Dilma Roussef, secondo mandato alla presidenza del Brasile (ANSA / AP / BETO BARATA)

Dilma Roussef, secondo mandato alla presidenza del Brasile (ANSA / AP / BETO BARATA)

Brasilia, 1 gennaio 2015 - Giurando per il suo secondo mandato da “presidenta” del Brasile, Dilma Rousseff ha promesso, fra l'altro, il rilancio dell'economia e la battaglia alla corruzione. I secondi quattro anni al Planalto del secondo rappresentante consecutivo del Partido dos Trabalhadores sono iniziati con molti sguardi puntati alla cerimonia e con molti dubbi espressi sia all'interno della coalizione di maggioranza sia all'esterno.

La vittoria tutt'altro che larga di Dilma al ballottaggio del 30 ottobre contro Aecio Neves del Partito della socialdemocrazia brasiliana, ha proposto una serie di problemi che durante i due mandati di Lula e poi l'inizio di quello della Rousseff non erano venuti fuori. Ma prima il processo per il “mensalao”, la corruzione dei parlamentari di minoranza per fare passare più velocemente le leggi, poi i campionati mondiali di calcio che non sono andati come dovevano – sia sul campo sia come ritorno economico e sociale -, infine lo scandalo della Petrobras, con mazzette a go-go per i dirigenti, hanno rosicchiato molti dei consensi che il Pt deteneva a due anni dal voto. 

Proprio la deflagrazione degli scandali, che hanno sfiorato senza colpirli prima Lula poi Dilma, ha mostrato il lato grigio del partito di sinistra, che ha avuto il torto di adagiarsi sui risultati ottenuti nei primi anni, che in realtà hanno portato il Paese a una situazione economica buona. Ma nell'ultimo periodo, il Pil, che era cresciuto fino oltre il 7 per cento, ha frenato e il 2014 dovrebbe essersi chiuso con una crescita poso superiore allo zero, nonostante gli sforzi sostenuti per i campionati del mondo che hanno creato una turbativa fra la gente che si vedeva privata di alcuni servizi pubblici sacrificati agli investimenti per gli stadi. Certo, alcune strutture sportive e non resisteranno per le Olimpiadi del 2016, ma i brasiliani si aspettavano qualcosa di più dai primi quattro anni di Dilma.

Da parte sua, la rieletta “presidenta” ha tenuto a sottolineare nel suo discorso come per la prima volta nella storia del Brasile “una generazione di cittadini non ha vissuto la tragedia della fame”. La fine della miseria “è solo l'inizio – ha detto Dilma -; abbiamo riscattato 36 milioni di persone dalla povertà estrema, mai tanti brasiliani erano saliti alla classe media, mai i salari erano cresciuti in così breve tempo e con tanta forza”. 

Il progetto “Fome zero” voluto da Lula è stato proseguito, ora ci vuole un rilancio e un controllo ferreo della spesa pubblica “per permettere alla economia” di crescere di nuovo. “Dimostreremo - ha sottolineato ancora la Rousseff – che è possibile fare aggiustamenti economici senza revocare i diritti o tradire gli impegni passati. Più di chiunque altro so che il Brasile ha bisogno di riprendere la crescita. I primi passi di questo viaggio sono la revisione dei conti pubblici, l'aumento del risparmio delle famiglie, il sostegno degli investimenti e l'aumento della produttività”.

Visto che nel formare il governo Dilma ha dovuto cedere ad alcune pressioni delle opposizioni e del mercato, il presidente rieletto ha sostenuto che tutti assieme “bisogna fare uno sforzo contro la corruzione”, invocando la “liberazione” della Petrobras, il colosso energetico di Stato, dai corrotti. La cerimonia di insediamento, come di consueto per il giuramento del presidente del Brasile, è partita alle 14,25 locali con Dilma sulla decapottabile che dalla Cattedrale di Brasilia l'ha portata al Congresso nazionale dove ha tenuto il discorso ufficiale per essere poi accompagnata da 21 salve di cannone al palazzo del Planalto.

Numerose le diplomazie presenti, soprattutto quelle latino americane, ma è sceso a Brasilia anche il vice presidente Usa Joe Biden. In Brasile usa così inaugurare ogni quattro anni una nuova stagione. Un modo per continuare a festeggiare dopo che i “reveillon” in tutto il Paese hanno tenuto la gente sveglia, di qualsiasi condizione economica, fino all'alba.Quale sarà l'alba del secondo governo Rousseff? I primi dati nel prossimo trimestre ci daranno una indicazione già valida.