Venerdì 17 Maggio 2024

Berlusconi e patto del Nazareno: "Al Colle un nome a noi gradito". Ma il Pd: "Intesa solo su riforme"

Berlusconi è intervenuto oggi per telefono a un'iniziativa degli azzurri a Imola. Ha parlato della sua agibilità politica e del Patto del Nazareno e del programma taglia-tasse

Silvio Berlusconi (Foto Ansa)

Silvio Berlusconi (Foto Ansa)

IMOLA, 15 dicembre 2014 - Come ormai abbastanza spesso gli capita di fare, Silvio Berlusconi è intervenuto oggi per telefono a un'iniziativa degli azzurri a Imola. Ha parlato della sua agibilità politica e del Patto del Nazareno, in cui l'ex premier include anche la scelta del Quirinale.

"Abbiamo dovuto sottoscrivere il patto del Nazareno - esordisce il leader di Forza Italia - che ci ha dato e ci dà tanto fastidio impedendo di fare un'opposizione vera. Ma come facevamo - ha aggiunto - a dire no a delle riforme che sono le nostre riforme?". Come conseguenza logica del Patto del Nazareno, spiega Berlusconi, c'è anche il fatto che "non potrà essere eletto un capo dello Stato che a noi non sembri adeguato all'alta carica istituzionale che deve ricoprire".

Poi Berlusconi annuncia: "Il 15 febbraio riconquisterò la mia piena agibilità politica e questo sarà un cambio assoluto nel nostro modo di relazionarci con gli elettori". Per condensare la proposta del centrodestra, Berlusconi detta i titoli: "Flat tax del 20% per singoli e imprese che riduce evasione e elusione, no tasse sulla prima casa, perché per noi la casa è sacra, e no imposta di successione". 

E l'ex premier continua: "La prima moralità nella politica è mantenere gli impegni e noi lo abbiamo fatto ecco perché siamo credibili, abbiamo elevato pensioni minime, abolito ici,  abolito l'imposta di successione e le donazioni. Abbiamo introdotto una zona franca senza tasse fin a 8000 euro e poi abbiamo realizzato 36 importante riforme. Nessuno si ricorda le cose che abbiamo fatto, ne abbiamo fatte talmente tante che non ce lo ricordiamo nemmeno noi. Abbiamo fatto riforme senza mettere mani nelle tasche degli italiani". 

Ma dal Pd prendono le distanze. "Assolutamente no. Abbiamo detto per tempo e con chiarezza che nel cosiddetto patto del Nazareno ci sono degli impegni importanti sia sulla legge elettorale che sulle riforme istituzionali. Noi siamo impegnati su quello". Così la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani risponde a chi gli chiede se, come dice Berlusconi, il patto del Nazareno comprenda anche un accordo sul Quirinale. "No, non mi risulta nel modo più assoluto", dice, sempre il merito alle parole del Cav, il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini.