Giovedì 16 Maggio 2024

"KJ2 è morta e non l'ha uccisa solo Trento ma anche il governo di Roma"

Cresce l'indignazione tra le associazioni animaliste ma non solo. Annunciate denunce alla Procura ma anche all'Europa e c'è chi spinge per boicottare il Trentino. "Una vergogna per l'Italia tutta"

KJ2 uccisa per ordine della Provincia di Trento

KJ2 uccisa per ordine della Provincia di Trento

Roma, 13 agosto 2017 - Era stato deciso. L'abbattimento dell'orsa KJ2 in Trentino era annunciato, preventivato, pianificato. L'animale era stato catturato nei giorni scorsi e munito di radiocollare. In questo modo era possibile seguirne gli spostamenti passo passo. Quando il test del Dna, ripetuto più volte, ha sciolto i dubbi è stato dato mandato ai fucili. E l'esecuzione si è compiuta, senza peraltro chiarire se l'orsa fosse in compagnia di piccoli destinati, così, ad un futuro sicuramente incerto. Ecco perché tanta indignazione, una ribellione che sale e attraversa le sigle animaliste per coinvolgere la gente comune. Possibile che non ci fosse alternativa? Possibile che non fosse doveroso attendere il pronunciamento del Tar a cui molte sigle si erano rivolte perché persuase della non legittimità dell'ordinanza del presidente della provincia autonoma di Trento? La discussione è destinata ad andare avanti ma chi non muoverà più una zampa è la povera orsa che non ha fatto altro che fare il suo mestiere, cioè l'orsa, come testimoniato da illustri etologi.

Ma nulla è servito e adesso non resta che la rabbia, l'annuncio di denunce, la richiesta di intervento dell'Europa che gli orsi li protegge, la decisione di abbandonare il Trentino per sempre come meta di vacanze e viaggi. Ognuno a modo suo cerca di capire come opporsi a questa violenza cieca che porta solo disonore sul nostro Paese e fa invocare interventi, anche da parte del governo, che anche questa volta non sono arrivati. Il ministro dell'Ambiente, il presidente del Consiglio. Forse Kj2 non è questione prioritaria, a Roma. Ma la vita, ogni vita, dovrebbe esserlo per chi si prende il compito di gestire la cosa pubblica

ENPA - "E' un vero e proprio delitto, un crimine contro gli animali, la natura, la biodiversità e in spregio ai milioni di cittadini italiani che hanno chiesto di lasciare in pace l'orsa - attaca l'Enpa - per chiarire le dinamiche dell'incidente in cui l'orsa sembra essere stata vittima di una aggressione e trovare soluzioni alternative alla troppo facile deriva dell'abbattimento". Enpa, Ente Nazionale per la Protezione degli Animali, lancia anche una sorta di campagna di boicottaggio nei confronti del Trentino e della sua economia. "La Provincia di Trento - dice la nota Enpa - ha preferito non ascoltare nessuno, e ha di fatto autorizzato una caccia all'orsa, per mera vendetta o per altre incomprensibili finalità". Nella storia del nostro Paese "è stato toccato il punto più basso sulla tutela degli animali, una sconfitta per il mondo scientifico e politico, totalmente incapace e sordo, o spinto da altri interessi nel promuovere le uccisioni di animali che in Trentino sono ostaggio di politiche cruente e crudeli, finanziate anche cospicuamente dalle tasse dei contribuenti italiani, che pagano profumatamente politici senza competenze e capacità di soluzioni. Tanto basta - dice ancora l'Enpa - perché i cittadini decidano di non recarsi più in Trentino nè acquistare alcun prodotto di quella terra, avvelenata dall'intolleranza verso gli animali e dalla malapolitica".

MOVIMENTO ANIMALISTA - "Non è bastato, nel 2014, il caso dell`orsa Daniza, uccisa dall`anestesia mentre tentavano di catturarla. Nonostante gli appelli, gli avvertimenti, gli ammonimenti, i ricorsi, l`amministrazione provinciale di Trento ancora una volta ha dato prova di prepotenza e crudeltà, dichiarando e portando fino in fondo una guerra all`orsa KJ2 terminata, come purtroppo avevamo previsto, con la morte dell`animale". Lo ha dichiarato la parlamentare Fi Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista.

"Va da sé - prosegue l`ex ministro - che invocheremo chiarezza in tutte le sedi, politiche e giudiziarie, e non cesseremo di farlo finché non sapremo tutto quello che c`è da sapere, finché non saranno individuati i responsabili, finché i responsabili non pagheranno. Nulla, però, potrà restituire la vita a KJ2, rea di essere se stessa, un animale selvatico che reagisce alle "offese" dell`uomo con le unghie e con i denti. La responsabilità di questa morte ricade interamente su chi l`ha voluta e preordinata, ben sapendo che non era necessaria". "L`unica speranza in questa brutta vicenda - ha fatto eco Rinaldo Sidoli, del Movimento animalista - è che infiammi l`opinione pubblica, che porti l`indignazione al punto giusto, quanto serva finalmente a porre fine all`assurda persecuzione dichiarata in questo paese contro tutti gli animali selvatici (si caccerà perfino dopo incendi e siccità) e soprattutto contro i grandi carnivori, lupo e orso. Il Movimento animalista è e sarà in prima linea sempre, per difendere il nostro patrimonio naturale contro la miopia, la grettezza, l`avidità di chi non solo non lo rispetta ma ne vuole fare strame". 

GAIA ANIMALI AMBIENTE"- Valutiamo l'opportunità di perseguire la Provincia Autonoma penalmente, fino ai massimi gradi di giudizio, per maltrattamento e uccisione ingiustificata di animale selvatico particolarmente protetto". Lo scrive in una nota la onlus Gaia Animali e Ambiente, che nei giorni scorsi aveva depositato un ricorso al Tar di Trento contro l'ordinanza di cattura e uccisione dell'orsa KJ2 assieme alle altre organizzazioni aminaliste Oipa, Lac, Lida, Salviamo gli orsi della luna e Animal Amnesty. Un altro ricorso era stato presentato da Lega del Cane con 7 associazioni unite per provare a salvare Kj2. "E' mancata un'accurata istruttoria dell'accadimento dei fatti", sostengono le associazioni, secondo cui "per predisporre l'ordinanza si è tenuto conto solo della versione del malcapitato escursionista locale. Da successive indagini, più accurate, è emerso che l'orsa ha ricevuto una bastonata in capo e secondo il coordinatore del Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento dott. Claudio Groff 'un'orsa che aggredisce un uomo per difendere i propri cuccioli non ha un comportamento aberrante o contro natura'. Secondo il presidente di Gaia, Edgar Meyer, "il comportamento tenuto dall'orsa non poteva essere definito di per se' aggressivo perché occorreva verificare tutti i dati fattuali ai fini di una corretta istruttoria per ricostruire la dinamica dell'episodio. L'orsa non ha attaccato senza essere provocata.

OIPA - L'ordinanza di abbattimento si è basata su una ricostruzione dei fatti errata e superficiale". "A pochi giorni dal ricorso al TAR presentato contro l'ordinanza di cattura di KJ2, gli incaricati dalla Provincia Autonoma di Trento hanno trovato l'orsa, definita pericolosa senza nessun riscontro oggettivo, e l'hanno abbattuta. Inutile dire quanto ci possiamo sentire sgomenti e frustrati di fronte alla seconda morte di un orso senza nessuna colpa a causa dell'incapacità e inadeguatezza di un ente pubblico che ha ricevuto ingenti finanziamenti europei per salvaguardare i plantigradi, ma non fa altro che rendersi responsabile della loro morte". Lo scrive l'Oipa, Organizzazione Internazionale Protezione Animali.

LAV - La notizia dell'abbattimento dell'orsa KJ2 «ci lascia sconvolti. Si tratta di un verdetto di condanna vergognoso, una sentenza senza processo, emesso sulla spinta emotiva e irrazionale di un'amministrazione provinciale che vuole pieno diritto di vita e di morte sugli orsi e dove la possibilità di cattura era solamente un alibi per nascondere una chiara intenzione». Lo dice la LAV Trentino. «Gli orsi - sottolinea la LAV -, una volta reintrodotti in Trentino dalla Provincia stessa, dapprima hanno costituito un vanto con tanto di pubblicità luccicante per attirare turisti curiosi, poi sono divenuti un nemico da far fuori non appena il naturale comportamento si fosse manifestato. Da Daniza a oggi non c'è stata una gestione veramente attiva e risolutiva in materia di corretta convivenza con questi animali. Non vi è stata un'educazione alla convivenza e al rispetto reciproco. Dopo l'uccisione camuffata di Daniza, catturata il 10 settembre 2014 con un anestetico dall'effetto letale, e l'ergastolo per altri suoi consimili, l'assassinio di KJ2 è un presa di posizione diretta contro gli animali e contro l'ambiente e una chiara espressione dell'incapacità della Provincia di Trento di gestire il piano di salvaguardia dell'orso bruno». Così conclude la nota della LAV.

MANUELA REPETTI - "Sono indignata, persino inorridita di fronte alla notizia dell'uccisione di un'orsa in Trentino. Un'orsa rea di aver aggredito un uomo, salvo omettere che l'uomo era rimasto illeso. L'orsa avrebbe potuto fare del male ma, essendo un animale saggio, aveva deciso solo di avvertire l'uomo, anche se in modo non proprio gentile". Lo afferma in una nota Manuela Repetti del Gruppo misto.

AIDAA - "Lo avevamo scritto in un comunicato nei giorni scorsi che eravamo preoccupati per la vita dell'orsa KJ2 e purtroppo puntualmente quello che avevamo pensato si è avverato gli assassini hanno colpito ancora e ieri sera hanno ucciso KJ2 l'orsa che rappresentava a loro dire un pericolo per la comunità umana. AIDAA da subito sospende tutte le attività associative in segno di lutto per quanto accaduto ed invita tutti gli italiani al boicottare da subito i prodotti trentini, ed a disdire le vacanze o i soggiorni programmati nella provincia autonoma di Trento. A livello legale AIDAA domani stesso annuncerà le iniziative che intende mettere in pratica per contrastare questo fenomeno assurdo dell'abbattimento degli orsi (e in prospettiva dei lupi) e per far condannare a livello europeo le attività assassine messe in pratica con i decreti del presidente Ugo Rossi". Così riferisce la nota dell'associazione. Durissimo i commento del presidente AIDAA Lorenzo Croce: "Ce lo aspettavamo e non hanno mancato di compiere l'ennesimo barbaro inutile omicidio, chi ha ordinato questo omicidio dell'orsa non è un uomo è un barbaro, comunque legalmente parlando l'uccisione di KJ2 non resterà impunita da subito via al boicottaggio e poi tutte le pratiche utili per fermare legalmente e isolare la mano assassina di animali di Ugo Rossi per il quale chiederemo anche la condanna del Parlamento Europeo".

M5S - «Come già verificato con l'orsa Daniza, la scelta di uccidere l'orsa KJ2 palesa una grossolana incapacità e chiarisce al mondo che la Provincia Autonoma di Trento non è in grado di gestire positivamente il progetto di ripopolamento tanto decantato negli anni. L'inadeguatezza della Provincia è riuscita a trasformare una risorsa in un problema, la cui unica soluzione è l'eliminazione fisica». Lo dice il consigliere provinciale M5S Filippo Degasperi. «Di fronte all'ennesimo episodio vergognoso - afferma Degasperi nella sua nota - chiediamo che la protezione dell'animale sia trasferita al Ministero. Al di fuori della propaganda e del marketing, la realtà è palese a tutti: l'inesperienza dell'attuale maggioranza ci ha fatto regredire a 100 anni fa, quando l'orso veniva schioppettato senza tanti complimenti. Sorprende che a questo atto folle si sia prestato il Corpo Forestale che la fauna dovrebbe difenderla, anche dai politici incompetenti». 

PAOLO BERNINI DEI CINQUE STELLE - "Presenteremo un esposto alla corte dei conti dell'UE per sapere se uccidere le orse riproduttive sia uno degli obiettivi del progetto finanziato per oltre 8 milioni di euro. La domanda è retorica. Presenteremo anche un esposto alla Procura, avocando il caso in altra sede giudiziaria, in considerazione delle possibili ingerenze presso la Procura locale." E' quanto dichiara il portavoce parlamentare del M5S Paolo Bernini, che prosegue:" Con questo ennesimo gesto vile e consentito da un governo che ha dimostrato con i fatti e i dati di essere il peggiore della storia, contro l'ambiente e gli animali tutti, si aggiunge un ennesimo esempio del fallimento della politica di tutela della biodiversità del nostro Paese. Ed, ovviamente, proprio in questo periodo, esattamente come per il caso di Daniza".

 "In Trentino c'è il Far West e non è consentito agli animali di comportarsi come tali, la provincia prende fondi per la reintroduzione, ma usa poteri non suoi con leggerezza ed il Governo glielo consente. Non resta altro che iniziare seriamente una campagna di boicottaggio del Trentino e di tutti i suoi prodotti, e far sapere, in tutto il mondo che in Italia gli orsi e gli altri animali si uccidono, anziché valorizzare la loro presenza.  È il segnale che l'umanità è finita e lo Stato è inadeguato ed inutile e deve essere invaso da persone che lavorino con serietà, competenza e professionalità" conclude Paolo Bernini.

CENTOPERCENTOANIMALISTI - "Non abbiamo dimenticato (al contrario del resto del mondo animalista) Daniza, l’ultimo blitz in suo favore risale al Taliercio di Mestre nel giugno scorso, in occasione della finale di Basket e vittoria Del Venezia nei confronti di Trento" riporta una nota di Centopercentoanimalisti."Noi di Centopercentoanimalisti non dimenticheremo l’ultima ennesima vittima", promette l'organizzazione padovana che proclama l'avvio di una campagna a suon di manifestazioni inaspettate e veloci contro il Trentino.

LNDC - "L’ordinanza prevedeva la cattura o l’abbattimento del plantigrado, ma è evidente come si sia scelta quella che per alcuni uomini è sempre la strada più semplice: l’uccisione. Il provvedimento emesso da Rossi era già di per sé sbagliato e questo tragico epilogo è assolutamente inaccettabile. LNDC si è appellata al TAR per bloccare questa decisione scellerata ma purtroppo la malvagità umana ha vinto sui tempi della burocrazia", così la nota di Lega nazionale per la difesa del cane.

Piera Rosati, presidente LNDC, esprime tutta la propria amarezza in questa dichiarazione: “Kj2, come Daniza, è morta per mano delle istituzioni, entrambe vittime del progetto Life Ursus. Ed anche in questo caso siamo di fronte ad un animalicidio in pieno regola. Incuranti del ricorso presentato da LNDC e da altre associazioni – insieme alle centinaia di migliaia di cittadini che si sono schierati a difesa dell’orsa – le autorità della Provincia autonoma di Trento sono andate avanti per la loro strada e hanno ucciso Kj2, colpevole solo di essersi difesa. Oltre alla Provincia di Trento, considero responsabili di questa morte gli amministratori locali e tutta la politica che ha urlato a gran voce e senza vergogna l’abbattimento.”  “Inoltre – continua Rosati – mi chiedo quale ruolo abbia giocato il ministero dell'Ambiente in questa vicenda visto che per l’ennesima volta si è dimostrato incapace di tutelare gli animali. Il presidente Rossi deve rassegnare le dimissioni per incapacità e incompetenza manifesta. La provincia di Trento, ancora una volta, si è mostrata irresponsabile e priva di etica,  e ha dimostrato tutta la propria inettitudine gestionale nel progetto Life Ursus. Un progetto che, oltre a seminare sangue e dolore, è stato finalizzato soprattutto a percepire i lauti introiti elargiti dall’Unione Europea.”  “La morte di Kj2 per me, per LNDC e per tutti i cittadini italiani, segna l’inizio di una battaglia che porteremo avanti con tutte le forze disponibili e attraverso tutte le azioni legali possibili da intraprendere anche a livello europeo”, conclude Rosati.

WWF -  "Non può essere l'orsa a pagare con la vita errori umani. Avevamo diffidato la Provincia a procedere con l'abbattimento, perché inutile e senza ritorno, ma evidentemente le pressioni politiche sono state più forti del buon senso". Lo afferma Dante Caserta, vicepresidente Wwf. Per Caserta, "è singolare che, sebbene l'orsa fosse stata individuata già da tempo, l'abbattimento sia avvenuto proprio nella notte del weekend di Ferragosto, quando gran parte delle persone sono in vacanza e l'attenzione mediatica è al minimo".

Il Wwf, si legge in una nota, "aveva già segnalato come la presenza ricorrente di cani senza guinzaglio nella zona dell'attacco fosse con tutta probabilità alla base dell'episodio. Se le autorità competenti non lavorano per eliminare le cause che portano ad episodi spiacevoli, a farne le spese saranno sempre gli orsi, e questo non è accettabile". Il Wwf "valuterà nei prossimi giorni come procedere sul piano legale, e intanto convoca per fine settembre gli Stati Generali dell'Orso in Italia, perché gli ultimi episodi hanno messo in luce come sia indispensabile ed improcrastinabile un netto salto di qualità nella gestione del plantigrado, ancora sull'orlo dell'estinzione, su tutto il territorio nazionale".

NOITA - Il durissimo commento del presidente nazionale del NOITA, Enrico Rizzi: "Non ho mai visto in vita mia un popolo così insensibile, incivile e barbaro. Non ho mai visto in un uomo tanta becera ignoranza come quella dimostrata ad oggi dal peggior presidente di una provincia italiana e che porta il nome di Ugo Rossi, purtroppo pagato da tutti i cittadini italiani. Denuncerò alla Procura di Trento lo stesso Presidente per il reato di uccisione di animali senza necessità, punito dall'art. 544-bis del codice penale. Va infatti richiamato l'art. 54 del codice penale poiché l'uccisione o la crudeltà verso un animale risulta giustificata dall'esigenza di evitare un "pericolo imminente", e non è proprio il nostro caso. Il Trentino Alto Adige deve uscire al più presto dall'Italia che non vuole essere rappresentata da assassini. Avvierò, assieme ai colleghi del Partito Animalista Europeo, un'immediata campagna di boicottaggio della regione e di tutto ciò che la rappresenta".

CAART - "L'Italia non è un paese per animali. La coscienza del rispetto per la natura ed i suoi abitanti, gli animali selvatici, non esiste da noi. Si deportano animali da altri habitat, le nutrie, i cinghiali alloctoni, i mufloni dell'Elba, tutti condannati, tutti da abbattere. Gli orsi del Trentino sono stati introdotti a seguito del progetto Life Ursus finanziato coi soldi europei e con le tasse degli italiani. Questo è il motivo fondamentale". Lo dice Stefano Corbizi del Caart, Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana. "Infatti gli orsi sono animali impegnativi, con caratteristiche precise, i trentini non hanno saputo gestire questo progetto, non hanno contemporaneamente insegnato i meccanismi e gli accorgimenti per una pacifica convivenza in un territorio sempre più stretto e disboscato dai campi da sci. Se gli orsi reagiscono anche solo per difendere la prole da turisti sprovveduti vengono brutalmente uccisi. Toccò all'orsa Daniza che proteggeva i suoi due piccoli, anch'essi morti, l'opinione pubblica reagì con emozione e dispiacere. Ora l'orsa Kj2 è stata abbattuta perché considerata pericolosa su ordine del Governatore Ugo Rossi, un politico dal pugno duro e da scarsa volontà di dialogo", critica Corbizi.

Le associazioni animaliste del Caart, Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana, alcune delle quali, come Enpa, Lida, Oipa, avevano impugnato la decisione di abbattimento e avevano raccolto firme a riprova dell'interesse di molti italiani per la sorte degli orsi "nonostante la triste sigla con cui vengono identificati, hanno appreso con raccapriccio e indignazione dell'uccisione dell'orsa Kj2. Un ripetuto delitto verso la natura, gli animali, la biodiversità. L'unica inevitabile conseguenza da parte di noi cittadini sarà dunque quella di non recarci più in Trentino, di boicottare i prodotti trentini, di non avvallare mai più con la nostra presenza questa malapolitica e questo odio ingiusto e totale verso la natura", conclude la nota. 

LUANA ZANELLA DEI VERDI - "Denunceremo il Presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi,  per l'uccisione dell'Orsa KJ2, visto che si è constatato che l'animale era ricercato solo per aver risposto all'aggressione di un uomo con il suo cane il 22 luglio" Scrive in una nota Luana Zanella, esponente dell'Esecutivo dei Verdi, che spiega: "Infatti, ai sensi dell'articolo 544bis del CP 'Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.'. Crediamo che nel nostro Paese debba diventare prioritario la difesa dei diritti degli animali e noi Verdi ci batteremo nel prossimo Parlamento per togliere la licenza di uccidere altri esseri viventi dalle mani dell'uomo." "La battaglia comincerà a settembre - conclude la Zanella - con la raccolta di firme sulla nostra proposta di legge per abolire la caccia e proibire l'uccisione di animali protetti, ai sensi della direttiva comunitaria Habitat."

LEGAMBIENTE - "Non può essere l'orso a pagare l'incoerenza delle istituzioni che dovrebbero tutelare questa specie particolarmente protetta da leggi nazionali, direttive comunitarie e convenzioni internazionali". Cosi' Stefano Ciafani, direttore nazionale Legambiente, il quale si attende ora "che si faccia piena luce sulla vicenda consapevoli che da oggi il nostro paese è più povero, non solo perché è stato abbattuto un esemplare di orso bruno alpino, ma perché in Trentino non siamo stati capaci di mettere in atto una strategia per la coesistenza con gli animali selvatici nonostante le nostre esperienze di conservazione della natura siano tra le più importanti in ambito europeo. Ripartire da questi successi ed evitare gravi errori come nel caso dell'orsa Kj2", conclude Ciafani, "è impegno di tutti anche di chi oggi ha compiuto un gesto sbagliato". 

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