Lunedì 29 Aprile 2024

Baby prostitute: a rischio processo 60 clienti, tra cui il marito della Mussolini

La procura di Roma non è intenzionata a dare il via libera alle richieste di patteggiamento

Mirko Ieni (Ansa)

Mirko Ieni (Ansa)

Roma, 2 luglio 2014 - La procura di Roma chiederà in tempi brevi il rinvio a giudizio degli oltre sessanta clienti (tra cui anche Mauro Floriani, marito della parlamentare Alessandra Mussolini) coinvolti nel secondo filone di indagine sulle due 'baby squillo', le studentesse di 15 e 16 anni che si prostituivano in un appartamento ai Parioli, quartiere 'bene' della capitale. La procura, infatti, non è intenzionata a dare il via libera alle richieste di patteggiamento. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Cristiana Macchiusi dovrebbero completare gli ultimi accertamenti entro l'estate.

Sentiti a verbale, tutti i clienti hanno negato di aver consumato prestazioni sessuali con le ragazzine, ma sono ugualmente finiti nei guai perché riconosciuti in foto dalle due minorenni o perché traditi dalle intercettazioni telefoniche o dai servizi di appostamento dei carabinieri che gravitavano intorno allo stabile dei Parioli dove avvenivano gli incontri a pagamento. 

Ieri sono stati condannati con rito abbreviato i primi otto imputati, tra cui anche la mamma di una delle due ragazzine coinvolte nella vicenda. La pena più dura è stata inflitta a Mirko Ieni (10 anni), l'uomo che, secondo i pm, avrebbe reclutato le due minorenni e sfruttato l'attività di prostituzione, mettendo loro a disposizione l'appartamento ai Parioli e una scheda telefonica per procacciare i clienti, fissando gli incontri a pagamento, mantenendo la contabilità delle prestazioni sessuali e incassando pure una quota.