Mercoledì 24 Aprile 2024

Baby squillo dei Parioli: tutti condannati. Anche la madre di una delle ragazzine

La pena più dura a Mirko Ieni (10 anni e 60mila euro di multa), mentre la madre di una delle baby-prostitute è stata condannata a sei anni e le è stata revocata la potestà genitoriale

Mirko Ieni (Ansa)

Mirko Ieni (Ansa)

Roma, 1 luglio 2014 - Tutti condannati gli imputati nerl processo sul giro di baby squillo che aveva come riferimento un appartamento di viale Parioli. Il gup Costantino De Robbio ha deciso la responsabilità penale di tutti e 8 gli imputati.  La pena più dura è quella emessa nei confronti di Mirko Ieni, a 10 anni e 60mila euro di multa. Condannata anche la madre di una delle ragazzine.

LE CONDANNE - Il gup De Robbio ha accolto nella sostanza la ricostruzione degli inquirenti. Per Ieni, ritenuto il principale gestore del giro di prostituzione delle due giovani che incontravano i clienti nell`appartamento dei Parioli, è stata data una pena di 10 anni e 60mila euro di multa.  La madre di una delle ragazzine ha avuto 6 anni. Per l`imprenditore Marco Galluzzo, accusato di aver ceduto cocaina in cambio di prestazioni, sono stati dati 3 anni e 4 mesi. Per Francesco Ferraro e Gianluca Sammarone, dei clienti, è stata data una pena ad un anno.  Per Mario Michael De Quattro, 4 anni di pena. 6 anni per Riccardo Sbarra, uno dei clienti accusato anche di detenzione e cessione di materiale pedopornografico. 7 anni per il caporal maggiore dell`esercito Nunzio Pizzacalla, accusato di aver reclutato e indotto alla prostituzione una delle due minorenni.

In più alla madre di una delle ragazzine coinvolte è stata revocata la potestà genitoriale. Il giudice ha anche stabilito il risarcimento in favore della figlia.

LA PROCURA - "L'impianto accusatorio è stato pienamente condiviso dal giudice":  il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Cristiana Macchiusi  hanno manifestato "grossa soddisfazione" dopo la sentenza, con rito abbreviato (e cioè con lo sconto di un terzo della pena per tutti gli imputati), emessa dal giudice Costantino De Robbio.  La grossa differenza tra quanto chiesto dall'accusa e quanto deciso dal gup è rappresentata dalla posizione di Mirko Ieni, l'uomo che, secondo i pm, avrebbe reclutato le due minorenni, sfruttandone l'attività di prostituzione, mettendo loro a disposizione l'appartamento ai Parioli e una scheda telefonica per procacciare i clienti, fissando gli incontri a pagamento, mantenendo la contabilità delle prestazioni sessuali e incassando pure una quota: per lui era stata sollecitata una condanna a 16 anni e mezzo di carcere, il giudice gliene ha inflitti dieci. Minima differenza di pena anche per quello che riguarda la condanna decisa per l'imprenditore Marco Galluzzo, accusato di aver ceduto cocaina durante gli incontri sessuali a pagamento: 3 anni e quattro mesi di reclusione rispetto ai quattro anni chiesti dalla procura. In relazione a tutte le altre posizioni processuali, il giudice ha invece recepito le richieste dei pm e, in qualche caso, è stato anche più severo.