Lunedì 29 Aprile 2024

Gelo killer in Mongolia ha fatto strage degli animali di allevamento

La mancanza di pascoli derivata dal caldo estremo registrato in estate, ha negato ogni forma di sostentamento alle capre, pecore e mucche. Se non nutriti a sufficienza gli animali non superano le temperature proibitive fino a meno cinquanta gradi

Donna mongola tiene al riparo gli animali in casa (AFP)

Donna mongola tiene al riparo gli animali in casa (AFP)

Mosca, 18 marzo 2016 - Un gelo eccezionale ha decimato il bestiame delle steppe mongole: centinaia di migliaia di capi d'allevamento sono morti a causa della mancanza di pascoli, secondo un bilancio della Croce rossa che continua ad aggravarsi.  La Mongolia quest'anno è stata colpita dal "dzud", un fenomeno climatico caratterizzato da un'ondata di freddo estremo in inverno seguito da un caldo altrettanto estremo in estate. La scarsità di pascoli nei mesi estivi impedisce alle capre, alle pecore e alle mucche di nutrirsi a sufficienza per sopportare poi i rigori dell'inverno, quando le temperature scendono sotto i 50 gradi sotto lo zero.  Secondo i dati della missione delle Nazioni unite oltre 350mila capi sono già morti e il peggio deve ancora arrivare: "All'ora attuale siamo neppure a un terzo della catastrofe", ha indicato Hler Gudjonsson, responsabile della comunicazione dell'organizzazione per l'Asia orientale. Un disastro di grandissime proporzioni in un paese dove un terzo degli abitanti vive di allevamento.  L'IFRC ha lanciato un appello affinché venga sbloccato un aiuto internazionale di almeno 800.000 dollari per sostenere circa 25.000 allevatori maggiormente in difficoltà. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]