Venerdì 3 Maggio 2024

Trapani, da settimane un pitbull vive nell'auto parcheggiata in strada

La polizia municipale si sarebbe limitata a multare il proprietario per l'assenza del microchip. L'ira di Enrico Rizzi del Pae deciso a coinvolgere la magistratura e il Prefetto

L'auto parcheggiata dove vive il cane

L'auto parcheggiata dove vive il cane

Trapani, 2 maggio 2015 - "Da settimane vive dentro un'autovettura in pessime condizioni. L'auto è senza sedili e posta lungo la carreggiata del quartiere Fontanelle Sud. Giorno e notte costretto in condizioni incompatibili con la propria natura sotto il sole cocente, in piena violazione degli artt. 544.ter C.P. e 727 C.P.". E' quanto riferisce una nota del Partito animalista europeo denunciando un'assurda situazione a Trapani che vede come vittima e protagonista un cane di razza pitbull. Alcuni cittadini hanno informato il Partito animalista europeo che tramite il proprio capo segreteria nazionale Enrico Rizzi, lo ha saegnalato al comando dei carabinieri.

"Questa mattina - racconta Rizzi - sono intervenuti i militari del'Arma assieme ad una pattuglia della Polizia municipale che si è limitata a sanzionare il proprietario per non aver microcippato il cane. Non è stato neppure richiesto l'intervento del veterinario dell'ASP che avrebbe dovuto accertare le condizioni dell'animale", secondo quanto riferisce il dirigente del Pae. 

Immediata la reazione, furiosa, di Rizzi: "Inaccettabile l'intervento svolto dalla polizia municipale. Far vivere un cane dentro un'auto sotto il sole è un comportamento sanzionato dal codice penale. L'animale andava subito sequestrato ed i vigili urbani avevano il dovere di segnalare il proprietario all'autorità giudiziaria. La suprema Corte di Cassazione si è espressa più volte con diverse sentenze e proprio 3 settimane fa con la sentenza n. 14250 del 9 aprile 2015 che ha confermato una condanna inflitta a due imputati che per diverse ore avevano lasciato un Beagle in auto quando all'esterno c'era una temperatura di circa 30 gradi", ha sottolineato Enrico Rizzi. "Inoltre  - continua - conosciamo benissimo quel quartiere, noto per un'altissima presenza di cani da combattimento e limitarsi a fare una sanzione amministrativa è veramente assurdo. Informerò di ciò il prefetto di Trapani ed anche la competente Procura della Repubblica per eventuali omissioni commesse dai vigili urbani", conclude il capo della segreteria nazionale del Pae. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]