I pensionati che appartengono al primo quintile di reddito hanno una speranza di vita di circa 67 anni, che è di 2,6 anni inferiore rispetto a quella dei pensionati che appartengono al quintile con il reddito più alto. Tuttavia, la differenza aumenta a seconda del settore in cui si è lavorato e delle mansioni ricoperte. Il rapporto annuale dell'Inps sottolinea come la differenza nella speranza di vita sia di cinque anni tra chi era nel Fondo lavoratori dipendenti nel primo quintile di reddito (16 anni di speranza di vita) e chi era nel quintile di reddito dal Fondo dirigenti (Inpdai) con 20,9 anni. L'Istituto sottolinea inoltre come tali differenze nella speranza di vita in base al reddito contrastino con l'utilizzo di un coefficiente di trasformazione unico per il calcolo della pensione, che risulta fortemente penalizzante per i soggetti meno abbienti, i quali vedono il loro montante contributivo trasformato in una pensione più bassa di quella che otterrebbero se si tenesse conto della loro effettiva speranza di vita. Al contrario, i più abbienti ottengono pensioni più elevate di quelle che deriverebbero da tassi che tengono conto della durata media effettiva della loro vita.
Ultima oraVita lavorativa più breve per gli operai INPS rispetto ai dirigenti